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Judo, Mondiali 2017: Matteo Marconcini NELLA STORIA! Finale iridata, spezza un digiuno azzurro di 8 anni!

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Un incredibile Matteo Marconcini ha raggiunto la finale della categoria 81 kg a Campionati Mondiali di judo 2017. Nella semifinale della rassegna iridata di Budapest, il judoka toscano, quinto lo scorso anno alle Olimpiadi, ha sfidato il venticinquenne iraniano Saeid Mollaei, testa di serie numero sette. Dopo un’intera giornata che lo ha visto proiettare gli avversari con grande disinvoltura, Marconcini ha fatto lo stesso con Mollaei, atleta mai sfidato in precedenza, imponendosi per waza-ari. In finale, sfiderà il sorprendente tedesco Alexander Wieczerzek, che ha sconfitto per waza-ari il russo Khasan Khalmurzaev, campione olimpico in carica, dopo aver già eliminato il canadese Antoine Valois-Fortier, l’altro russo Alan Khubetsov e l’ungherese László Csoknyai, tutti atleti decisamente più quotati.

L’azzurro aveva iniziato il proprio percorso al secondo turno il veterano montenegrino Srđan Mrvaljević, finalista mondiale nel 2011, in un match che è apparso a lungo tattico. Quando oramai Mrvaljević pensava di andare al golden score, l’aretino, penalizzato due volte per falso attacco, ha chiuso la pratica con un waza-ari a quattro secondi dalla fine.

Ai sedicesimi di finale, l’aretino ha combattuto con il ventottenne belga Joachim Bottieau, che aveva a sua volta superato con un waza-ari al golden score l’australiano Anthony Kouros. I due si erano già affrontati a questo stesso stadio della competizione delle Olimpiadi di Rio de Janeiro, con Marconcini che ebbe la meglio. Sul tatami magiaro, i due judoka sono andati al golden score, con Marconcini che ha dato vita ad un lungo lavoro in fase di ne-waza: dopo aver sfiorato la vittoria per osaekomi in un paio d’occasioni, l’azzurro ha costretto il rivale alla resa con una leva al gomito.

Agli ottavi di finale, Marconcini ha trovato sulla sua strada il padrone di casa ungherese Attila Ungvári, che aveva sconfitto con un waza-ari all’ultimo secondo lo statunitense Jack Hatton. Numero tre del tabellone, il ventottenne magiaro vanta un bronzo europeo vinto nel 2010 ed aveva vinto entrambi i precedenti con il toscano. Il toscano è stato però bravissimo a sorprendere l’idolo locale con un waza-ari inziale, costringendo l’avversario ad attaccare. In questo modo, Marconcini ha colto l’occasione per mettere a segno un secondo waza-ari, e chiudere di fatto l’incontro.

Qualificato per i quarti di finale, Marconcini ha combattuto contro il mongolo Uuganbaatar Otgonbaatar, che aveva sconfitto con uno shido al golden score il bulgaro Ivaylo Ivanov. Il ventinovenne, due volte medagliato asiatico, non aveva mai affrontato l’azzurro in passato. Marconcini non si è però lasciato impressionare, mettendo a segno un waza-ari a metà incontro, e poi chiudendo la pratica con uno spettacolare ippon. L’azzurro si era così assicurato di disputare la semifinale contro Mollaei, vincitore per ippon l’olandese Frank de Wit.

Non è andata bene, invece, l’avventura iridata di Antonio Esposito: il napoletano ha subito due waza-ari da parte di Anri Egutidze, ventunenne portoghese di origine georgiana già finalista agli Europei junior.

giulio.chinappi@oasport.it

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Immagine: IJF

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