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Atletica, Mondiali 2017 – Gianmarco Tamberi, serve il graffio del campione per sognare. Parte la corsa verso la medaglia

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Gianmarco Tamberi è una delle carte più pregiate che l’Italia schiererà a Londra (Gran Bretagna) dove dal 4 al 13 agosto si disputeranno i Mondiali 2017 di atletica leggera. Il marchigiano torna così in quello Stadio dove cinque anni disputò le sue prime (e finora uniche) Olimpiadi. L’infortunio di Montecarlo, infatti, lo privò della possibilità di partecipare a Rio 2016 dove sarebbe stato il grande favorito per la medaglia d’oro.

Proprio quel crac dell’anno scorso non ha permesso a Gimbo di presentarsi nel migliore dei modi a questa rassegna iridata: il suo recupero è stato lento, ha cercato un repentino rientro proprio con l’obiettivo di fare la differenza a Londra ma le uscite dell’ultimo mese sono comunque state complicate e, per forza di cose, non hanno messo in mostra l’Halfshave che tutti conosciamo. Massimo si è spinto a 2.28m, una misura non certo soddisfacente (a livello assoluto) per un ragazzo capace di firmare il record italiano alla vertiginosa quota di 2.39m.

Tamberi è un assoluto portento, un funambolo, un idolo indiscusso, un uomo capace di trascinare tutta l’Italia dell’atletica leggera. Si è sempre distinto per caparbietà, grinta e atteggiamento garibaldino, sempre convinto dei propri mezzi e non si è mai arreso. Serviranno tutte queste qualità per cercare di emergere durante l’evento clou dell’intera stagione. Il Campione d’Europa nonché Campione del Mondo indoor in carica è indubbiamente il grande outsider della vigilia, gli avversari lo temono perché sanno che lui è in grado di piazzare la stoccata decisiva, perché sono consapevoli che il graffio del Campione è nelle sue corde come un pezzo del suo DNA. Da un momento all’altro può davvero fare l’impresa e regalarci una medaglia incredibile, inattesa alla vigilia.

Arriverà comunque con poche responsabilità sulle spalle: vista la condizione fisica non bisogna aspettarsi l’impossibile ma sicuramente ci si deve credere fino in fondo. Questa volta non deve essere lui il salvatore della Patria e aiutarci a evitare lo 0 nel medagliere a tutti i costi. Si potrebbe davvero salire sul podio con 2.32-2.33 se dovesse saltare fuori una gara non esaltante sotto il livello prestativo e quelle misure sono indubbiamente nelle gambe di Tamberi che sa cosa deve fare per poter fare la differenza.

Il grande favorito della vigilia è Mutaz Essa Barshim, capace di volare in stagione fino a 2.38. Il qatarino non ha mai raccolto molto nelle grandi rassegne e questa sembra essere la volta buona. Attenzione però a due mostri sacri come Derek Drouin e Bohdan Bondarenko, rispettivamente Campione Olimpico e Campione del Mondo. In stagione 2.33 per il canadese e 2.32 per l’ucraino.

Le liste stagionali annunciano anche il tedesco Mateusz Przyblylko (2.35) e il 20enne russo Danil Lysenko (2.34): sapranno reggere la pressione? Mai da sottovalutare il polacco Sylwester Bednarek (2.33), il siriano Majd Eddin Ghazal (2.32), il cinese Guowei Zhang (2.31), il bahamense Dnal Thomas (2.31), il britannico Robert Grabarz (2.31) e lo statunitense Erik Kynard (2.31). Chissà che anche l’ucraino Andriy Protsenko (2.40 di personale) non si riprenda proprio sul più bello.

 

(foto FIDAL/Colombo)

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