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Atletica, Mondiali 2017 – Filippo Tortu, l’Italia ha trovato il suo futuro! Saluta col sorriso, ora la crescita per esplodere tra i grandi

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Nessuno chiedeva a Filippo Tortu di conquistare la Finale sui 200m ai Mondiali 2017 di atletica leggera. Ci fosse riuscito avrebbe realizzato un’impresa davvero titanica e praticamente impossibile: un salto di qualità di questo livello non era ancora nelle corde della nostra grande promessa che però può salutare Londra davvero a testa alta. Ha disputato una rassegna iridata comunque da protagonista, si è messo in mostra tra i grandi ed è riuscito a fare un’importante esperienza che sicuramente gli servirà nel futuro.

Il 19enne doveva utilizzare le prove dello Stadio Olimpico come un importante trampolino di lancio in vista dei prossimi grandi obiettivi, per iniziare una crescita graduale che davvero lo possa portare a competere per un posto negli atti conclusivi delle grandi manifestazioni internazionali. Già a partire dagli Europei del prossimo per poi esplodere ai Mondiali 2019: sono questi i due grandi paletti per il ragazzo brianzolo che ora farà davvero atletica a tempo pieno, allenandosi ancora più duramente con criteri da grande. Non si scherza più.




 

Giustamente si è scommesso su Filippo Tortu, i primi segnali sono arrivati dopo aver brillato nelle categorie giovanili (argento ai Mondiali juniores lo scorso anno e Campione d’Europa U20 un mese fa, sempre sui 100m), ha dimostrato di poter davvero dire la sua: siamo rinfrancati e incoraggiati ma l’appetito vien mangiando. C’è la convinzione che possa ottenere diverse soddisfazioni, vedremo se saprà mantenere le promesse della vigilia.

In questi Mondiali ha fatto tutto quello che doveva fare: qualificazione alla semifinale eliminando un big come Weir, poi in semifinale si è lasciato alle spalle una stella del calibro di Akani Simbine e ha visto da vicino atleti affermati come Young e Makwala. L’unico rammarico è per non essere riuscito a realizzare il personale ma la fitta pioggia di ieri sera ha davvero reso impossibile qualsiasi attacco mentre in batteria ha commesso diverse imprecisioni e si è salvato per miracolo. Anche nel momento più critico non sono mancate la lucidità e la testa a questo ragazzo, due doti indubbiamente importanti e che gli serviranno in carriera.

Tortu saluta con il 20.62 della semifinale e con la convinzione che “è meglio del 20.34 di Roma”. Due mesi fa esplose al Golden Gala, la sera stessa si infortunò sugli scalini di Piazza di Spagna, ha recuperato prontamente con grande caparbietà e qui ha svolto bene la sua missione. Chissà cosa sarebbe potuto succedere se non gli fossero mancati 25 giorni di allenamento… L’atletica italiana ha comunque trovato un giovane forte su cui puntare, nella speranza che questa volta non si sbagli davvero nulla.

 

(foto FIDAL/Colombo)

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