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Ciclismo

Tour de France 2017: chi fa da sé fa per tre. I treni mancano, Kittel non sbaglia

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Marcel Kittel. Un concentrato (ma neanche troppo, considerando altezza e dimensioni del suo fisico) di pura forza. E ancora una volta l’ha dimostrato oggi, nella seconda tappa del Tour de France 2017, la prima in linea con arrivo a Liegi.

Nonostante la collocazione geografica e la città d’arrivo che dà il nome ad una delle Classiche più impegnative del calendario, con diverse côte nei dintorni che però non sono state sfruttate dall’organizzazione, che si è di fatto accontentata di una tappa dedicata ai soli velocisti. In classifica generale, sostanzialmente, non è cambiato nulla ai fini della conquista della maglia gialla sui Campi Elisi di Parigi, mentre Kittel si è avvicinato alla vetta, portandosi a soli 6” da Geraint Thomas: con una vittoria domani, difficile dato l’arrivo impegnativo di Longwy, potrebbe addirittura balzare in testa.

Oggi, intanto, ha dimostrato di aver una grande condizione. Per una volta il treno della QuickStep-Floors ha faticato e Kittel si è trovato da solo molto lontano dal traguardo e soprattutto molto lontano dalle prime posizioni. Bravo e fortunato, ha trovato in Sonny Colbrelli un punto di riferimento perfetto, con il bresciano che ha provato a lanciare una volata lunga che però l’ha portato a rimbalzare negli ultimi 100 metri. Da lì Kittel ha preso la testa e non si è fatto superare, respingendo in particolare Mark Cavendish e Arnaud Démare che hanno provato a fare la differenza dalla sua ruota. Peter Sagan, molto atteso, si è dovuto accontentare della decima piazza dopo che è rimasto al vento, scoperto dall’ultimo uomo di Bouhanni che stava facendo il ritmo, troppo lontano dal traguardo. In quel momento il campione del mondo ha perso lo slancio ed è stato riassorbito da tutti gli avversari. In questo scenario è parsa evidente, almeno per quanto riguarda almeno la tappa di oggi, la mancanza di un vero e proprio treno che sia riuscito a prendere le redini della volata, che poi è risultata essere molto confusionaria, probabilmente anche a causa del lungo inseguimento a Phinney e Offredo che potrebbe aver influito sulla compattezza delle squadre. Da valutare, nei prossimi giorni, se questa situazione prenderà il sopravvento in ogni volata. 

Per quanto riguarda gli uomini di classifica, l’unico momento di tensione è stata una caduta a 30 chilometri dal traguardo che ha coinvolto anche Chris Froome e Richie Porte tra gli altri. Nessuno dei due ha avuto problemi a rientrare ma il britannico ha subito delle ferite nella zona lombare che potrebbero farsi sentire nei prossimi giorni. Difficile, però, valutare ora, in attesa di eventuali ed ulteriori informazioni che potrebbero essere note nelle prossime ore.

Twitter: @Santo_Gianluca

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gianluca.santo@oasport.it

Foto: © ASO/Pauline BALLET

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