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Tiro a Segno, Europei 2017: in difficoltà i big della carabina, pistola solida con Giordano e Mazzetti

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Giro di boa per gli Europei di tiro a segno e volo a Baku. Se il bilancio della disciplina con i piattelli è stato risollevato ieri dall’oro della neonata disciplina olimpica del trap misto con Giovanni Pellielo e Jessica Rossi, nel tiro a segno l’Italia, sopratutto della carabina, ha dimostrato di essere indietro rispetto alle stagioni passate.

A essere in difficoltà sopratutto due big come Marco De Nicolo e Petra Zublasing, entrambi oltre la 50^ posizione nella carabina tre posizioni. Il nativo di Legnano ha faticato parecchio anche nella carabina a terra, specialità in cui si è dimostrato negli anni tra i migliori interpreti con due titoli continentali, un bronzo mondiale e ben tre top ten olimpiche.

Per Petra invece un passo indietro rispetto anche alla prova di Coppa del Mondo di Monaco, quando chiuse 32^. In attesa di capire cosa farà Niccolò Campriani che proprio recentemente ha dichiarato di pensare parecchio alla gara mista di Tokyo 2020, la nazionale azzurra dovrà necessariamente fare un salto di qualità per sollevare un quadriennio olimpico iniziato davvero sottotono.

Chi rimane stabile è la pistola con Giuseppe Giordano capace di conquistare la finale dai 50 metri (peccato per la precoce eliminazione) e Riccardo Mazzetti sempre più una realtà nella pistola automatica 25 metri. Il quarto posto ha lasciato un po’ di rammarico certo ma testimonia la continuità di rendimento dopo il bronzo di Gabala.

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