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Nuoto, Mondiali Budapest 2017: Federica Pellegrini ed i 200 stile libero da dieci

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Nell’immaginario collettivo il n.10 stimola la fantasia di chi ha nel dare il calcio ad un pallone una sintesi perfetta tra estro e pragmatismo. Due cifre che ricorrono spesso nel mondo dello sport, legate anche alla rassegna iridata di Federica Pellegrini nella Duna Arena di Budapest (Ungheria).

La campionessa di Spinea, giunta all’ottava partecipazione iridata, è in cerca del suo Mondiale da 10. Dieci come le medaglie che l’appuntamento magiaro potrebbe regalarle andando ad arricchire una bacheca già ricca. Saranno sempre i 200 stile libero il palcoscenico su cui esibirsi e se forse il ruolo di prima attrice spetta ad una certa Katie Ledecky, vittoriosa nei 400 sl, la veneta non vorrà essere semplice spettatrice dello show.

La stagione non è stata roboante sotto il profilo cronometrico. L’1’55″94 nuotato a Riccione non ha permesso alla “Divina” di arrivare in Ungheria tra le migliori tre di quest’annata ma questo vuol dire davvero poco. L’azzurra, infatti, si è avvicinata in modo diverso dal solito all’evento clou della stagione. L’essersi allenata in altura fino a pochi giorni prima del darsi in vasca mondiale è un segnale piuttosto chiaro delle intenzioni dell’italiana.

L’anno scorso, appena scesa dalla montagna, il 200 stile libero del Foro Italico valse un 1’54″55, attualmente il primato della Pellegrini con costumi non gommati. Si riuscirà a replicare anche in questa sede? Lo spera Federica che, al di là della Ledecky, dovrà affrontare altre valenti avversarie. Se infatti la svedese Sarah Sjoestroem, straordinaria nelle gare di pura velocità dello stile libero e farfalla in questi Mondiali ha scelto altre specialità, la squadra scandinava può presentare un altro calibro da novanta che con il suo 1’55″64 ha dimostrato di essere rivale non da poco. Ci riferiamo a Michelle Coleman.

Un confronto tra la veneta e la nordica che già ha avuto luogo al Foro Italico, nel corso dell’ultimo Sette Colli, vinto dalla Pellegrini grazie ad un’ultima vasca di notevole fattura. Un episodio che può far sorridere ma non certo illudere rispetto a ciò che vedremo, tenendo conto anche dell’australiana Emma McKeon, bronzo olimpico l’anno scorso proprio davanti alla nuotatrice nostrana, argento nei 100 farfalla donne nelle acque magiare.

Dalle 9.49 di stamane, quando avranno inizio le batterie, le carte in gioco si scopriranno.

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto di Diego Gasperoni

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