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Golf, European Tour 2017: il Dubai Duty Free Irish Open è la terza tappa delle Rolex Series. Tante stelle, Rory McIlroy su tutti

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È un mese importante nello European Tour. Dopo il BMW PGA Championship del mese di maggio, le Rolex Series sono riprese la scorsa settimana con l’Open de France e proseguiranno il prossimo weekend con il Dubai Duty Free Irish Open (montepremi 7 milioni di dollari). Mese importante non solo per il prestigio degli impegni che si susseguiranno, ma anche perché questi porteranno all’Open Championship che scatterà il 20 luglio. Questa settimana dunque, si giocherà sul Portstewart Golf Course di Londonderry, in Irlanda del Nord, “casa” di Rory McIlroy. È proprio la Rory Foundation, creata dall’ex numero 1 del mondo infatti, ad organizzare il torneo, che lo scorso anno fu vinto dal padrone di casa. McIlroy infatti, nonostante avesse cominciato l’ultimo giro con un vantaggio di tre colpi, si fece rimontare e superare dall’americano Russell Knox, riuscendo poi a vincere grazie ad un rendimento strepitoso nelle ultime tre buche.

Rory McIlroy è dunque il più atteso per diversi motivi e sarà senza dubbio uno dei protagonisti di un torneo a cui tiene particolarmente. L’attesa però è anche per il giapponese Hideki Matsuyama, reduce dal secondo posto allo US Open, che farà il suo debutto sullo European Tour. Occhio anche al giovane spagnolo Jon Rahm, rivelazione dell’inizio di stagione, e all’inglese Justin Rose, che torna all’Irish Open dopo sette anni. A proposito di giocatori inglesi, come non citare Tommy Fleetwood, che sta vivendo un periodo di forma eccellente, avendo concluso al quarto posto il Major americano e trionfando la scorsa settimana all’Open de France, vittoria che gli è valsa il primo posto nella Race to Dubai. Ci sarà anche un po’ di Italia: Matteo Manassero, Renato Paratore ed Edoardo Molinari sono chiamati a riscattare un brutto torneo in Francia. Anche Nino Bertasio sarà presente: a Parigi si è comunque ben destreggiato, nonostante un finale non positivo, e proverà a confermarsi.

Il Portstewart Golf Club, sede dell’Irish Open, è stato fondato nel lontano 1894, inizialmente con nove buche, poi estese a diciotto nel 1934. Nel 1986 invece, sono state aggiunte altre sette nuove buche, secondo il classico disegno caratteristico di un percorso links: un terreno caratterizzato da parecchie dune di sabbia, inserite in una striscia di terra tra il fiume Bann e l’oceano Atlantico. Il percorso par 72 attuale dunque, disegnato da Des Griffin e lungo 7,118 yards, è molto intrigante con tante buche “aperte”: ne vedremo delle belle.

 

alessandro.tarallo@oasport.it

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Foto: pagina Twitter European Tour

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