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Formula 1

F1, Mondiale 2017: la risalita inarrestabile della Mercedes, dopo Monaco un cambio di passo preoccupante per le Ferrari

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Non sono passati nemmeno due mesi, ma il podio di Montecarlo appare lontano anni luce. Sebastian Vettel festeggiava davanti ad un deluso Kimi Raikkonen (a lungo in vetta) la terza vittoria stagionale, e si leccava i baffi per aver distanziato il suo rivale principe, Lewis Hamilton, a 25 punti di distacco. In quel preciso momento la Mercedes, come nella nobile tradizione pugilistica, era contata in piedi. In difficoltà sotto diversi aspetti e con l’inglese che aveva peccato di troppa sicurezza nella Q2 del GP di Monaco ed era stato eliminato dall’ultima parte delle qualifiche.

Quel fine settimana fu un vero e proprio pugno in pieno volto per la scuderia di Brackley, che arrivava sulla Costa Azzurra avendo alle spalle un avvio di stagione complicato. Poteva essere un momento difficile da gestire ma, come spesso capita al team anglo-tedesco, lo hanno saputo sfruttare nella giusta maniera per tornare a fare la voce grossa. Eccome.

Da quel momento in avanti, infatti, sono arrivate tre vittorie in quattro GP (a Baku il successo è sfuggito solamente per colpa del poggiatesta di Hamilton), due dell’inglese e una di Valtteri Bottas (nonostante due penalità per la sostituzione del cambio). Per la Ferrari, invece, zero vittorie e la sensazione sempre più netta che il vantaggio di inizio anno sia ormai un lontano ricordo.

La Mercedes nei primi appuntamenti metteva in mostra due problemi di una certa entità. In primo luogo con il passo lungo non era sempre semplice da adattare circuito per circuito. La W08 era complicata da assettare e, specie nelle piste più guidate, soffriva la rapidità della Ferrari. Il retrotreno, per questo motivo, risultava instabile e il comportamento con gli pneumatici non aiutava. Sembrava che, rispetto al 2016 tutto si fosse ribaltato. Se prima era la “Rossa” a faticare nello sfruttare le gomme a tutte le temperature, in questo 2017 erano le “Frecce d’argento” a pagare dazio in questo aspetto. Dal GP del Canada (dominato da Hamilton come questo weekend a Silverstone) in avanti, invece, le Mercedes hanno dimostrato di essere nuovamente perfette con le coperture, ad ogni temperatura e con ogni mescola.

I risultati in pista confermano tutti questi miglioramenti ed i punti arrivano di conseguenza. Hamilton, infatti, ormai si trova in scia a Sebastian Vettel, con un solo punto di distacco, mentre nel Mondiale Costruttori si può parlare di fuga, con un notevole +55 sulla Ferrari. Come se non bastasse anche i piloti sembrano giovarsi di questo “magic moment”.

Valtteri Bottas, gara dopo gara, si è calato sempre meglio nella sua nuova vettura e ora è in piena lotta per il titolo, collocandosi in terza posizione a -23 dal tedesco. Hamilton, dopo alcuni alti e bassi, ha piazzato un fine settimana perfetto sul tracciato di casa, condito da pole position con record della pista, vittoria comandando ogni giro del GP e giro veloce in gara. La sua esultanza finale conclusa in mezzo al suo pubblico (che l’ha costretto a saltare la conferenza stampa di fine corsa) è apparsa irridente nei confronti degli avversari, non ascoltandoli nelle interviste e snobbandoli in piena regola. Un ulteriore messaggio che il tre volte campione del mondo ha voluto mandare a tutti, Vettel in primis. D’ora in avanti lui e la Mercedes vogliono tornare i cannibali della Formula Uno. Starà ai rivali rispondere colpo su colpo, sperando che quel pugile che era vicino a subire un ko tecnico, non sia ora in grado di mandare al tappeto tutti anche prima del gong.

 

alessandro.passanti@oasport.it

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