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Formula 1

F1, GP Austria 2017: Sebastian Vettel e Lewis Hamilton, qualcosa è cambiato?

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La sfida iridata riparte dalle dolci colline austriache. Il Mondiale F1 sbarca infatti sul Red Bull Ring di Spielberg, in Stiria, e lo fa dopo un Gran Premio, come quello disputato ormai nove giorni fa a Baku, assolutamente pazzo nel suo andamento e che, soprattutto, ha per la prima volta visto un confronto acceso tra Sebastian Vettel e Lewis Hamilton, i due rivali impegnati nella lotta per la vittoria del campionato 2017. Bisognerà vedere quali strascichi avrà lasciato una battaglia dura, spintasi probabilmente oltre il limite per entrambi, sia nel rapporto reciproco che, più in generale, in quello che sarà il comportamento in pista anche nei confronti degli altri piloti. Specialmente con riguardo al 30enne tedesco della Ferrari, che è finito maggiormente nell’occhio del ciclone, con tanto di convocazione presso gli uffici della FIA, a Parigi, per una lavata di capo a cui, fortuna sua, non è conseguita una ulteriore sanzione gravante sull’esito del GP d’Azerbaijan. Non sono da trascurare, in ogni caso, anche le reazioni emotive che potrà avere il tre volte campione del mondo britannico, il quale, in maniera piuttosto chiara, aveva fatto intendere di non essere soddisfatto della sanzione affibiata al proprio rivale diretto, e dunque non avrà accolto in maniera entusiasta il “nulla di fatto” scaturito in terra francese.

L’Austria torna ad essere un circuito canonico, dopo la tripletta Montecarlo-Montreal-Baku, con anche qui delle caratteristiche ben definite: prima porzione di pista veloce, con tre rettilinei importanti e staccate violente, ed una sezione finale maggiormente guidata, in cui il carico aerodinamico può fare la differenza per avere una vettura incollata al terreno. Anche qui, dunque, il Red Bull Ring si presta a guardare con favore, nello stesso momento, tanto la Mercedes (capace di esprimere una velocità di punta migliore) quanto la Ferrari, che dalla sua parte ha una eccellente guidabilità. In sostanza, viene a replicarsi una situazione equiparabile a quanto si è visto a Baku, con forse una maggiore preponderanza per la scuderia teutonica, essendo in tale scenario maggiormente limitata la lunghezza della zona “impegnativa” per i piloti, e dunque minore il margine di recupero dei decimi che (presumibilmente) verranno ad essere persi sui lunghi rettilinei austriaci.

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davide.brufani@oasport.it

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