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Formula 1

F1, GP Austria 2017: Lewis Hamilton tenta la carta della supersoft! Strategia diversa da Vettel e Bottas, può puntare al podio?

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Già gravato da una penalità di cinque posizioni sulla griglia di partenza, da scontare a seguito della sostituzione del cambio comunicata nella serata di ieri, Lewis Hamilton, in occasione delle qualifiche del GP d’Austria 2017, non si è reso protagonista di una prestazione all’altezza della sua fama. Due tentativi sporchi, nel corso della decisiva Q3, non gli hanno permesso di andare oltre il terzo tempo effettivo, tramutatosi in una ottava piazza al via della corsa di domani. In parole povere, l’inglese della Mercedes sarà costretto alla rimonta, se vorrà innanzitutto limitare i danni nei confronti di Sebastian Vettel, suo rivale diretto nella lotta all’iride F1 2017.

Per fare ciò, Hamilton ha puntato su una strategia diversificata, rispetto ai suoi avversari diretti e, più in generale, agli altri 9 piloti che sono giunti nella top ten delle ufficiali del sabato. Infatti, il 32enne di Stevenage ha fatto siglare il suo crono migliore nella Q2 con gomma supersoft, pneumatico intermedio, in termini di competitività, tra quelli portati dalla Pirelli nel round austriaco. Stando a quanto prevede il regolamento, il britannico partirà dunque con tale copertura nel Gran Premio di domani, cercando di effettuare una prima porzione di corsa più lunga rispetto a chi lo precederà allo start. Questo perché, se è vero che la ultrasoft, di cui saranno dotati tutti gli altri componenti della top ten al via, è maggiormente prestazionale, tale differenza, su di un circuito così corto, si limita a pochi decimi, per di più nei confronti della sola Ferrari, avendo infatti la Mercedes, così come la scuderia italiana, un margine di vantaggio netto, in termini di competitività, sul resto dello schieramento.

Ecco dunque che, ad esempio, nonostante lo svantaggio di gomma, per Hamilton non è una ipotesi assurda pensare di attaccare e superare rapidamente le due Red Bull, Sergio Perez e Romain Grosjean, che non hanno dimostrato un ritmo all’altezza del britannico della Mercedes.

Effettuata tale operazione, la possibilità per l’inglese è quella di restare il più a lungo possibile in pista rispetto a chi, montando gomma ultrasoft, soffrirà di un più rapido degrado e sarà costretto, in conseguenza di ciò, a doversi fermare prima. In più, stante la necessità di montare almeno due mescole nel corso del Gran Premio, così come da regolamento, Hamilton potrà sfruttare a sua volta la gomma dalla banda viola nel finale della corsa, con una vettura più scarica di benzina e potendo, dunque, trarne il meglio in termini prestazionali, correndo all’attacco ed avendo tutti gli strumenti utili per recuperare le eventuali posizioni ancora mancanti.

In sostanza, guai a sottovalutare la candidatura del tre volte campione del mondo per la zona podio. Specie se dovesse azzeccare una partenza felice, recuperando già in tale frangente qualche posizione su chi lo precede.

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davide.brufani@oasport.it

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