Nuoto, Katinka Hosszu attacca la Fina: “Se il nuoto non è uno sport professionistico è a causa delle scelte della Federazione”

Attraversa una lunga ed argomentata letta pubblicata sulla pagina sua facebook, la lady di ferro Katinka Hosszu si è scagliata contro la Federazione Internazionale del nuoto rea di aver cambiato le regole del gioco in Coppa del Mondo ed andando contro l’interesse degli atleti. La campionessa magiara non accetta infatti il nuovo format della World Cup che dà modo ai nuotatori di partecipare a massimo 4 gare, assicurando poi un posto in finale agli olimpionici: “Scelte distruttive e ipocrite – le parole al veleno dell’ungherese che aggiunge – Se il nuoto non è ancora uno sport professionistico, è a causa delle scelte della Fina negli ultimi decenni. Se i nuotatori non saranno tra i migliori 5 al mondo, non riusciranno a recuperare gli investimenti fatti”.

E poi chiedendosi ironicamente: “L’ATP ha mai chiesto a Nadal e Federer di farsi da parte? O come se la Nba dicesse a Lebron James di non lottare per l’ottava volta per il titolo?“. La Hosszu vorrebbe un boicottaggio e pensa a quello famoso del 1973 a Wimbledon in favore del giocatore Nikola Pilic: in quell’anno la federazione tennistica jugoslava dichiarò che Pilić si era rifiutato di rappresentarla nella Coppa Davis. Lo slavo negò quanto contestatogli ma venne comunque sospeso dalla sua federazione, sospensione sostenuta anche dalla ILTF; questo significava in pratica la sua esclusione dai maggiori tornei tennistici. In reazione a questa decisione, 81 professionisti amici del giocatore si ritirarono da Championships: “Dobbiamo imparare da quel boicottaggio, batterci per ciò in cui crediamo”.

Quale sarà la risposta della Fina?

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto da pagina facebook Fina