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MotoGp, mercato 2018: Sam Lowes a rischio? Quasi tutto ancora da decidere nei team satellite

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Nello scorso fine settimana di Assen, in occasione del Gran Premio d’Olanda, un nuovo annuncio è stato emanato con riguardo alla futura composizione della griglia MotoGp, in vista del campionato 2018: Franco Morbidelli, attuale leader del Mondiale Moto2, passerà alla massima categoria a partire dal prossimo anno. Lo farà restando nella struttura per cui gareggia attualmente, il Team Marc Vds, che, come accaduto a suo tempo con Esteve Rabat, punta a dare continuità al rapporto con il proprio pilota, portandolo alla “top class” dopo un proficuo periodo nella categoria intermedia. Morbidelli ha firmato un accordo biennale, ed ancora non sa ne quale moto guiderà, ne quale centauro troverà come nuovo compagno di team. Sul primo versante, la struttura spagnolo-belga punta a riconfermare la partnership storica con Honda, marca a cui è sempre stata legata sin dal debutto in MotoGp. Sul secondo, tutti gli indizi portano ad una preferenza per Jack Miller, con l’australiano che, per quanto discontinuo e dal non facile carattere, ha dimostrato dei picchi di talento che, nonostante tanta buona volontà, il succitato Rabat non sembra possedere a certi livelli.

Proprio il campione del mondo Moto2 nel 2014 è uno dei nomi più interessanti nel panorama mercato, con la concreta possibilità di restare nella massima categoria (anche grazie ad una discreta dote di sponsor alle spalle) presso il Team Avintia o quello di Jorge “Aspar” Martinez, entrambe strutture iberiche come lui, che hanno confermato negli scorsi mesi le rispettive partnership con Ducati. Essendo due squadre che, storicamente, non disdegnano la presenza di piloti che aiutino la sopravvivenza del team dal punto di vista economico, entrambe sono soluzioni valide.

Restando in casa Ducati, da definire ufficialmente vi è la composizione della struttura satellite di riferimento della casa emiliana, cioè il Team Pramac. I due attuali piloti, Danilo Petrucci e Scott Redding, per motivi diversi non sono ancora sicuri del posto in ottica 2018. Il ternano, che si sta affermando Gran Premio dopo Gran Premio come corridore in grado di stare al vertice della MotoGp, dovrà valutare che tipo di sostegno tecnico potrà ricevere da Borgo Panigale: se sarà confermato un supporto da ufficiale (per quanto utilizzato sovente come “cavia” per novità tecniche) come accade nella stagione corrente, oppure se dovrà subire una nuova “retrocessione” a non-factory a tutti gli effetti. L’alternativa, per Petrucci, potrebbe essere rappresentata da Aprilia, l’unica squadra tra quelle ufficiali a mettere in palio una sella. Per quanto concerne Redding, invece, nonostante un rendimento non convincente, la sostanziale mancanza di alternative immediate dalla Moto2, stante il ricambio generazionale massiccio che si è avuto, nonché la trasmigrazione dei “top rider” in MotoGp quest’anno, per il momento sembra metterlo al riparo da possibili sorprese negative.

Tornando alla casa di Noale, traballa la posizione di Sam Lowes: il 26enne britannico di Lincoln, infatti, non ha ingranato fin qui nella sua esperienza nella massima categoria, dimostrandosi tanto non competitivo quanto eccessivamente incline all’errore. Le dichiarazioni del Manager di Aprilia, Romano Albesiano, rilasciate in occasione dei test post-GP di Barcellona, sono piuttosto eloquenti in proposito: se il pilota inglese non saprà mostrare dei concreti passi in avanti nel prosieguo della sua stagione di debutto, facilmente sarà destinato a perdere la sella, nonostante un contratto tra centauro e casa anche per il 2018. Ovviamente, tante sono le ipotesi fatte per una sua eventuale sostituzione. Oltre al succitato Petrucci, che sembra invero più che altro una suggestione, le candidature più fattibili portano il nome di Alvaro Bautista (sarebbe un ritorno per lui) e Lorenzo Savadori, che già guida una moto della fabbrica di Noale in Superbike.

Ultimo accenno merita il team LCR, gestito dall’ex pilota Lucio Cecchinello. Confermato, come pilota di punta per il prossimo biennio, l’inglese Cal Crutchlow, non è da escludere la possibilità che il manager veneziano possa schierare, nel 2018, una seconda moto Honda in pista. Il profilo più appetibile, per questa eventuale nuova sella, è quello di Takaaki Nakagami, a causa della storica volontà della casa dell’ala di avere un pilota giapponese su di una propria moto, specie se si tratta di MotoGp. Ogni discorso in proposito, tuttavia, è subordinato alla ricerca di sponsor, utili a fornire le risorse economiche adeguate per approntare una spesa sicuramente di non poco conto.

Allo stato attuale, dunque, questa è la situazione della griglia MotoGp 2018, basata sia su contratti ufficiali che su possibili sviluppi di mercato:

Yamaha

Team Movistar: Valentino Rossi – Maverick Vinales
Team Monster Tech3: Johann Zarco – Jonas Folger

Honda

Team Hrc: Marc Marquez – Dani Pedrosa
Team LCR: Cal Crutchlow – ? (Takaaki Nakagami)
Team Marc Vds: Franco Morbidelli – ? (Jack Miller)

Ducati

Team ufficiale: Andrea Dovizioso – Jorge Lorenzo
Team Pramac: Danilo Petrucci – Scott Redding
Team Avintia: Esteve Rabat (?) – Loris Baz / Hector Barbera
Team Aspar: Karel Abraham – Esteve Rabat (?) / Alvaro Bautista

Ktm

Team ufficiale: Pol Espargaro – Bradley Smith

Suzuki

Team ufficiale: Andrea Iannone – Alex Rins

Aprilia

Team Gresini: Aleix Espargaro – (?) Sam Lowes / Alvaro Bautista / Lorenzo Savadori

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