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Calcio

Juventus-Real Madrid, Finale Champions League 2017: i reparti delle due squadre a confronto. Il miglior attacco contro la miglior difesa

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Il livello di tensione sta oltrepassando i livelli di guardia: il giorno della Finale di Champions League 2017 (3 giugno) tra Juventus e Real Madrid è sempre più vicino. Due filosofie di gioco a confronto nel Millennium Stadium di Cardiff (Galles): il miglior attacco della competizione (32 reti) contro la miglior difesa (3 gol subiti). Andiamo dunque ad analizzare i reparti delle due compagini sottolineandone punti deboli e punti di forza.

DIFESA

In questo caso, è facilmente intuibile che la Vecchia Signora abbia qualcosa in più. La famosa BBBC (Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini) costituisce una cerniera difensiva di primissimo livello capace di disinnescare anche uno degli attacchi più forti del panorama continentale e mondiale ovvero quello del Barcellona. Lo stesso Leo Messi, giorni fa, ha sottolineato proprio le grandi qualità dei calciatori italiani messi in campo da Massimiliano Allegri ed è evidente che proprio da questi 4 giocatori i bianconeri ripongono le loro certezze. Non altrettanto si può dire per il Real che, nel percorso europeo, ha subito ben 17 reti mostrandosi spesso impreparato nel leggere le azioni di contrattacco degli avversari. La coppia di centrali Varane/Sergio Ramos eccelle per qualità tecniche ma, specie lo spagnolo, a volte si concede delle licenze per eccesso di sicurezza. I due terzini (Carvajal, Marcelo), pur molto rapidi, hanno una naturale propensione offensiva piuttosto che difensiva e pertanto gli spazi per la Juve potrebbero essere molti.

CENTROCAMPO

Nella zona nevralgica del campo si decideranno molte delle sorti di questa partita. Guardandola in un’ottica generale Modric/Casemiro/Kroos hanno qualcosa in più da un punto di vista tecnico e fisico nel confronto con Pjanic e Khedira. Tuttavia, specie il bosniaco ha avuto una crescita esponenziale nel corso di questa stagione maturando molto per continuità di gioco e diventando, di fatto, il faro del centrocampo juventino, capace di inventare sempre qualche giocata e pericolosissimo sui calci piazzati. In più con un Marchisio che potrebbe entrare a partita in corso le frecce nella faretra di Allegri non sono poche. In più, sulle fasce, il contributo importantissimo di Dani Alves, decisivo nella semifinale di Monaco con gol ed assist, ed Alex Sandro potrebbe fornire alla compagine di Torino una chiave per scardinare la retroguardia rivale.

ATTACCO

In questo caso vale il discorso duale sul tema “difesa”. Se i campioni d’Italia sono eccezionali nel chiudersi, le Merengues hanno a disposizione un parco giocatori incredibile guidato da “Sua Maestà” Cristiano Ronaldo (10 gol in questa stagione di Champions), fermamente intenzionato a conquistare, oltre al titolo continentale, anche quello di capocannoniere. Delle 32 realizzazioni degli spagnoli, ben 20 provengono dagli attaccanti ed oltre a Cr7 anche il francese Karim Benzema (5 gol) e Gareth Bale (2 gol) potranno rendersi ulteriormente pericolosi. Vero è che il tridente offensivo composto da Paulo Dybala, Mario Mandzukic e dall’ex Gonzalo Higuain non vorrà stare a guardare. Il “Pipita” si è sbloccato nella semifinale contro i francesi mentre La Joya ha deliziato contro il Barça. Numeri che, se replicati, potrebbero essere decisivi anche nell’atto finale. E poi l’oscuro lavoro del croato, sempre a rincorrere gli avversari con i suoi “sette polmoni” conservando, poi, una buona lucidità realizzativa negli ultimi metri. In buona sostanza iberici molto forti in questo reparto ma bianconeri da non sottovalutare.

 

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto di Gianfranco Carozza

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