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Confederations Cup, una competizione snobbata? Ma qualcuno vuole vincerla

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Quella che avrà inizio venerdì in Russia sarà la decima edizione della Confederations Cup, competizione nata nel 1992. Al momento l’albo d’oro parla di quattro successi del Brasile, vincitore oltretutto delle ultime tre edizioni consecutive, due della Francia ed una a testa per Argentina, Danimarca e Messico. Nonostante venga considerata dalla stessa FIFA come la competizione internazionale più importante dopo la Coppa del Mondo, la Coppa delle Confederazioni non riesce a suscitare lo stesso interesse della rassegna fondata da Jules Rimet all’inizio del secolo scorso.

Gli atteggiamenti delle squadre nei confronti della Confederations Cup sono spesso ambivalenti: naturalmente, se una squadra prende parte ad una competizione avrà come obiettivo quello di vincerla, ma in questo caso la vittoria non è una priorità assoluta come nel caso di una Coppa del Mondo o delle varie rassegne continentali. Dal 2001, infatti, si è iniziato ad utilizzare la Confederations Cup come una prova generale ad un anno dai Mondiali, e molte squadre la interpretano proprio in questo senso.

Per capire, basta vedere la rosa della Germania, composta perlopiù da giovani o da giocatori con poca esperienza in nazionale, al fine di testarli in un contesto simile a quello dei Mondiali. Se, da un lato, fa capire come la squadra di Joachim Löw non sia particolarmente interessata alla Confederations Cup, dall’altro si può evidenziare una certa funzionalità in questa scelta: giocatori giovani e che non hanno mai vinto in nazionale saranno certamente più motivati rispetto ai reduci dalla vittoria iridata, che invece avrebbero potuto realmente snobbare la competizione al termine della lunga stagione con i club.

Diverso il discorso per altre squadre, come ad esempio i campioni d’Europa del Portogallo, che si presenteranno al completo, Cristiano Ronaldo compreso: in questo caso stiamo parlando di una nazionale che ha ancora fame di vittorie e voglia di brillare dopo aver finalmente raggiunto il suo primo successo in una competizione internazionale.

Possiamo dunque ragionevolmente affermare che la Confederations Cup non raggiungerà mai il prestigio della Coppa del Mondo, ma siamo certi che i giocatori, una volta scesi in campo, daranno tutto per conquistare il trofeo. In fondo, vincere fa sempre bene.

giulio.chinappi@oasport.it

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Immagine: Uefa Euro 2016 (Twitter)

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