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Calcio, Europei Under21 2017: Asensio, Deulofeu e le Furie Rosse. Una corazzata ma l’Italia se la gioca alla pari con le sue stelle

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L’attesa è spasmodica. Stasera, al Cracovii Stadion di Cracovia (Polonia), l’Italia sfiderà la Spagna per un posto nella finale degli Europei Under21 2017. L’obiettivo è l’impresa: le Furie Rosse sono una corazzata e partono ovviamente con i favori del pronostico, ma gli Azzurrini vogliono continuare a stupire dopo aver acciuffato la qualificazione grazie alla grande prestazione (e ad un pizzico di fortuna) contro la Germania. Non sarà affatto facile per la Nazionale guidata da Gigi Di Biagio. Contro, infatti, ci saranno tante, tantissime stelle.

Su tutti spicca Marco Asensio. Il giovane 21enne si è guadagnato uno spazio importante quest’anno al Real Madrid, rispondendo sul campo a quanti volevano un’altra grande stella come primo sostituto dell’attacco madrileno. Zidane invece, ha puntato sin dall’inizio su di lui ed i risultati gli hanno dato ragione. I suoi minuti sono aumentati sempre di più e persino in finale di Champions League Asensio non solo ha giocato, ma si è anche tolto la soddisfazione di segnare.

Gerard Deulofeu lo conosciamo bene. Cresciuto nel Barcellona, si è “fatto le ossa” in Premier con l’Everton, ma è stato negli ultimi mesi al Milan che abbiamo scoperto ancora di più il talento dello spagnolo. Ha fatto innamorare i tifosi rossoneri grazie alla sua tecnica sopraffina ed alla capacità di saltare l’uomo ed essere sempre pericoloso, tanto che in molti invocano il suo ritorno. E ancora Sandro Ramírez, Marcos Llorente, Saúl Ñíguez: potremmo andare avanti per ore.

Nominarli tutti fa spavento. È giusto temere e rispettare questa Spagna ma lo è altrettanto guardare anche i talenti presenti in “casa nostra”. Federico Bernardeschi è stato il migliore contro la Germania. Il cambio di posizione ha consentito al gioiellino di Carrara di far venire fuori le sue caratteristiche. Ha l’estro e la classe tipica dei giocatori mancini. È in grado di giocare a destra, a sinistra, al centro, da falso nueve. Sarà proprio questa una delle chiavi: dargli libertà di spaziare, di muoversi, di non dare riferimenti alla difesa avversaria.

E Federico Chiesa? Ha stupito tutti quest’anno con la Fiorentina e si è ripetuto in una vetrina importante come quella degli Europei. A nemmeno 20 anni è già decisivo: ha sempre fatto la differenza in questo torneo, sia quando è entrato dalla panchina, sia quando è partito titolare. In quasi tutti i gol dell’Italia c’è stato il suo zampino. Ed ancora Domenico Berardi, che sarà assente contro la Spagna, la regia ed i tempi di Lorenzo Pellegrini e Roberto Gagliardini a centrocampo e la capacità di guidare la difesa di Mattia Caldara. Per finire poi con Gigio Donnarumma, che a 18 anni è già uno dei portieri più contesi a livello internazionale.

Forse è proprio questo quello che ci fa guardare alle stelle della Spagna con un occhio diverso. I vari Asensio, Deulofeu, Llorente hanno già esperienza internazionale da vendere e questo li sta senza dubbio aiutando in una competizione che non è più la prima vetrina per i giovani, oramai sempre più abituati a calcare palcoscenici importanti in età “precoce”. Servirà dunque mettere qualcosa in più stasera, per colmare questo gap. Il talento quello no, quello non ci manca. Anche le stelle dell’Italia voglio brillare.

 

alessandro.tarallo@oasport.it

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Foto: pagina Twitter Uefa U21 Euro

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