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America’s Cup 2017, Finale Oracle-New Zealand: i kiwi per la rivincita

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Il duello tanto atteso è arrivato. Vinta con merito la Louis Vuitton Cup, Emirates Team New Zealand si appresta a sfidare il Defender Oracle per quella che si preannuncia una finale di America’s Cup equilibratissima. Duello dal forte sapore di rivincita per i neozelandesi che nel 2013 a San Francisco, in vantaggio 8-1, subirono l’incredibile rimonta a stelle e strisce. Proteste, polemiche durate anni che potranno essere finalmente risolte in acqua.

Alle Bermuda un’intera nazione innamorata della vela sosterrà i kiwi che nonostante un budget limitato sono riusciti ancora una volta a portare in acqua una super barca. Merito dell’ingegno neozelandese che ad Auckland ha inventato i grinder in bicicletta. Il motivo? Pedalando si producono più watt. Una genialata rivelatasi sino a questo momento vincente con New Zealand competitiva e sinora vincente in tutte le condizioni di vento.

Scelta azzeccata anche quella di sostituire Dean Barker, passato a Team Japan, con Peter Burling, 26enne di Tauranga, quattro volte consecutive campione del mondo nella classe 49er e vicecampione olimpico a Londra 2012. Un fuoriclasse della vela olimpica che si è preso la rivincita con quel Nathan Outteridge skipper di Artemis e davanti a lui nella rassegna olimpica londinese. Freddissimo, Burling ha sorpreso tutti per la grande calma con cui comunica a bordo anche in momenti concitati come la scuffia contro Land Rover Bar e tre uomini in acqua. La grande brocca consacrerebbe definitivamente questo ragazzone alto 1.90 con gli occhi color smeraldo.

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Foto Twitter Emirates Team New Zealand

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