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Tennis, Roland Garros 2017: Murray, Nadal e Djokovic contro Thiem, Zverev e Kyrgios. Generazioni a confronto

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Il Roland Garros, secondo Slam stagionale, offre in campo maschile un interessante confronto generazionale tra i primi al mondo e i giovani emergenti che aspirano a detronizzarli nel più breve tempo possibile.

Sicuramente il favorito per il titolo è lo spagnolo Rafael Nadal, alla ricerca del suo decimo French Open, dopo le nove vittorie tra 2005 e 2014 (striscia interrotta solo dallo svedese Robin Soderling nel 2009, ndr). Nadal a Roma si è fermato al cospetto dell’austriaco Dominic Thiem, ma appare senza rivali sulla terra rossa parigina. Il maiorchino deve però guardarsi dai suoi rivali storici, a partire dal numero uno al mondo, lo scozzese Andy Murray. Il britannico punta a raggiungere nuovamente l’atto finale del torneo transalpino, come accaduto lo scorso anno, quando però fu sconfitto dal serbo Novak Djokovic in 4 rapidi set. Se per Nadal questo sarebbe il 15° Slam, per Murray invece, sarebbe appena il quarto. Negli scontri diretti tra l’iberico e lo scozzese è avanti Nadal per 17-7, con un record di 7-2 per lo spagnolo sulla terra rossa. Nello scorso anno, proprio contro il britannico ha sfatato quello che stava diventando un vero e proprio tabù l’ex numero uno al mondo, ora numero 2, il serbo Novak Diokovic. Il tennista balcanico ha infatti conquistato lo Slam parigino dopo 3 finali perse. Pur essendo avanti negli scontri diretti totali contro Nadal, il serbo è indietro sulla terra rossa, avendo perso 15 dei 22 confronti, tra cui due sanguinose finali francesi nel 2012 e nel 2014. Inoltre l’atleta di Belgrado sarà assetato di vendetta, dopo la sconfitta nell’ultimo atto del torneo di Roma, patita per mano del giovane tedesco Alexander Zverev.

Proprio il teutonico è appena entrato in Top Ten,  ed è il principale esponente della cosiddetta Next Gen, essendo appena 20enne. Dopo 3 vittorie in tornei ATP 250, la consacrazione per il tennista di Amburgo è arrivata proprio agli ultimi Internazionali d’Italia, dove prima di battere proprio Djokovic in finale, aveva eliminato il nostro Fabio Fognini. Tra l’altro il tedesco ha pochi punti da difendere e potrebbe migliorare ulteriormente la sua classifica dopo il Roland Garros, nonché la sua classifica nella Race, dove è al quarto posto. Nella classifica annuale invece è un gradino davanti a lui un altro giovane emergente, l’austriaco Dominic Thiem, attuale numero 7 ATP, letteralmente preso a pallate da Djokovic in semifinale a Roma, che lo ha spazzato via in un’ora di gioco per 61 60. Inoltre il classe 1993 ha già vinto 6 titoli sulla terra battuta, ma nel 2017 ha perso anche due finali, a Barcellona e Madrid, sempre contro Rafael Nadal, sconfitte vendicate ai quarti di finale a Roma. Grande curiosità infine anche intorno all’australiano Nick Kyrgios, attuale numero 19 al mondo. L’Aussie, classe 1995, non ha nella terra rossa la sua superficie preferita, ma in carriera ha già sconfitto Nadal quando era numero uno al mondo (sull’erba di Wimbledon) e Djokovic per ben 2 volte quest’anno, seppur sul cemento.

Vedremo come la sorte deciderà di far incrociare i destini di questi atleti nel sorteggio del tabellone francese; l’unica certezza al momento è che Murray e Djokovic, rispettivamente numero uno e due al mondo e del tabellone, potranno incontrarsi solo in finale. Eventualità che certificherebbe ancora la supremazia dei “veterani” al cospetto della “Next Gen“.

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Fonte foto: Profilo Twitter Mutua Madrid Open

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