Pallanuoto femminile, A1: risultati e classifica ultima giornata. Padova uber alles, Milano alla Final Six. Rapallo-Bologna spareggio salvezza

Si è conclusa oggi la regular season del 33° Campionato di Serie A1 femminile di pallanuoto. Tutto confermato per ciò che concerne le prime sei posizioni, che fanno rima con Final Six scudetto: la matricola Nuoto Club Milano, pur perdendo a Messina contro la seconda forza del torneo, ha conservato l’ultimo posto utile per andare a Rapallo e disputare la finale-tricolore a sei squadre. Un doppio successo, quello della neopromossa allenata da Fabrizio Diblasio, poiché dopo aver raggiunto la salvezza, è arrivato un risultato molto prestigioso, forse inatteso.

In chiave playout, vittoria decisiva del Rapallo Pallanuoto che batte 6-3 la Rari Nantes Bologna e le dà appuntamento per lo spareggio salvezza. La Final Six scudetto e la finale playout si svolgeranno a Rapallo dall’11 al 13 maggio. Già salva matematicamente Cosenza, così come era retrocessa da un po’ di tempo in A2 il Pescara. Chiusura in grande stile, infine, per le dominatrici della regular season, le Campionesse d’Italia della Plebiscito Padova: 4-15 a domicilio della SIS Roma, quinta in graduatoria.

I RISULTATI DELLA 18^ ED ULTIMA GIORNATA DELL’A1 FEMMINILE DI PALLANUOTO

WATERPOLO MESSINA-NC MILANO 19-4
PESCARA NUOTO E PALLANUOTO-BOGLIASCO BENE 4-16
RAPALLO PALLANUOTO-RN BOLOGNA 6-3
SIS ROMA-CS PLEBISCITO PADOVA 4-15
L’EKIPE ORIZZONTE CATANIA-COSENZA PALLANUOTO 9-4

LA CLASSIFICA FINALE DELLA REGULAR SEASON

Final Six scudetto (Rapallo, 11-13 maggio)

Quarti – 11 maggio

L’Ekipe Orizzonte Catania-NC Milano
Bogliasco Bene-SIS Roma

Semifinali – 12 maggio

Plebiscito Padova-vincente Bogliasco Bene-SIS Roma
Waterpolo Messina-vincente L’Ekipe Orizzonte Catania-NC Milano

Finale 5°/6° posto – 12 maggio

Perdenti dei quarti di finale

Finali – 13 maggio

3°/4° posto: perdenti delle semifinali
1°/2° posto: vincenti delle semifinali

Finale playout – 13 maggio

Rapallo Pallanuoto-RN Bologna

giuseppe.urbano@oasport.it

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Foto: archivio privato Elisa Queirolo (credit Vincenzo Nicita Mauro)