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Karate, trionfo azzurro agli Europei: conferme dai veterani, soprese dalle giovani promesse

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Il karate italiano esce dagli Europei di Kocaeli (Turchia) con la certezza di poter competere ai massimi livelli in questo sport. Nel percorso che porterà alla prima Olimpiade di Tokyo 2020, il secondo posto nel medagliere di questi Europei dimostra i passi avanti fatti dal nostro movimento negli ultimi anni.

Nella nostra analisi di questa rassegna continentale partiamo dai dati oggettivi. Sono arrivate in tutto otto medaglie, due in più della scorsa stagione. Nel medagliere l’Italia è passata dal 5° posto di Montpellier al 2° di Kocaeli, superando nazioni del calibro di Spagna e Francia.

Ora andiamo nel dettaglio, partendo dal kata. Qui la squadra azzurra ha confermato la supremazia dimostrata nelle tappe di Premier League. Il simbolo di questo primato è quello di Viviana Bottaro, che porta a casa un argento individuale ed un oro a squadre, insieme a Sara Battaglia e Michela Pezzetti. In campo maschile arriva l’argento nel team kata con Mattia Busato, Alessandro Iodice e Alfredo Tocco e il bronzo individuale di Busato. L’Italia sale quindi sul podio in tutte e quattro le competizioni e in prospettiva olimpica si tratta della disciplina in cui abbiamo maggiori certezze di medaglia.

Spostiamoci nel kumite, dove arrivano le conferme dei veterani e una bella sorpresa dai giovani. Partiamo dall’oro dell’eterno Luigi Busà, che conquista il quarto titolo europeo nei -75 kg, dove da anni domina sia in ambito continentale che mondiale. L’atleta siciliano è uno di quelli su cui l’Italia può sempre contare e che si fa trovare pronto in ogni gara che conta. Sara Cardin non è riuscita a calare il pokerissimo, ma l’argento ottenuto conferma le qualità di questa atleta, che rimane la stella assoluta del karate femminile italiano. Da segnalare anche il bronzo di Angelo Crescenzo, che sembra aver completato il suo percorso di crescita, riuscendo ad imporsi ad alti livelli.

La notizia migliore in ottica futura arriva da Simone Marino, vent’anni e una carriera che si preannuncia ricca di successi. Marino ha colmato il gap nella squadra azzurra nella categoria +84 kg, lasciato vuoto da Stefano Maniscalco.  Oltre che per la giovane età, Marino è la grande sorpresa di questi Europei per come ha vinto la medaglia d’oro. Infatti in finale è riuscito a battere il turco Enes Erkan, atleta molto più esperto di lui e già due volte campione del mondo.

Il giudizio complessivo di questi Europei è quindi assolutamente positivo. L’Italia ha dimostrato di poter contare sui veterani per le medaglie, ma anche su giovani interessanti per il futuro. Il movimento del karate italiano sembra quindi in ottimo stato e pronto a continuare il percorso di preparazione per l’appuntamento olimpico.

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