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Nuoto, Assoluti Riccione 2017: Gabriele Detti mattatore, Nicolò Martinenghi un campione in erba e nuove leve per la 4×100 sl maschile

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Siamo giunti alla fine di questa prima giornata di gare nello Stadio del Nuoto di Riccione, valevole per gli Assoluti 2017, e sono intense le immagini di questo day-1.

La gara da circoletto rosso dovevano essere i 400 stile libero di Gabriele Detti ed il toscano non ha deluso le attese. Una gara in solitaria per il toscano che al ritmo di 28″ per vasca ha mandato in soffitta, dopo 17 anni, uno dei record storici italiani, quel 3’43″40 di australiana memoria siglato da Massimiliano Rosolino a Sydney 2000. Una prova di grande regolarità con passaggio ai 100 metri di 54″35 ed ai 200 di 1’51″07, accompagnata dallo sguardo attento dell’allenatore/zio Stefano Morini, maniacale nel dare lo sguardo al cronometro. La chiusura da 27″33 è valsa un 3’43″36 che porta il livornese sul tetto del mondo nella graduatoria stagionale.

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Un mattatore però insoddisfatto: “Avrei potuto fare meglio. Con un atleta al fianco avrei avuto un stimolo in più”. Ciò fa capire lo step in avanti, dal punto di vista mentale, compiuto dall’allievo di Morini, cosciente che per lanciare l’assalto ai mostri Mack Horton, Sun Yang, ed al redivivo Park Tae-hwan bisognerà scendere di altri 2″.

E poi, qualcuno aveva detto: “Il ragazzo si farà”. Ebbene si, Nicolò Martinenghi è entrato di diritto nel mondo dei grandi quest’oggi. Niente più belle speranze, o previsioni ottimistiche.Il giudizio supremo del cronometro è arrivato: il varesino apre la porta del gotha italico. Le immagini quasi sbiadite di Domenico Fioravanti esultante nei Giochi Olimpici di Sydney ancora mettono i brividi. Certo, non si vuol dire che con il classe ’99 lombardo si possa sperare di vincere l’oro a Cinque Cerchi Tokyo, tenendo presente un certo Adam Peaty, ma un investimento più che concreto per qualcosa di importante lo si può fare.

A differenza di molti ragazzi italiani, fantascientifici nella categoria ragazzi e persi a livello seniores, Nicolò sembra avere la fibra nervosa per resistere allo stress da prestazione. Segnali chiari erano già arrivati sul finire della passata stagione quando il ranista scese  per la prima volta sotto il minuto nei 100 rana (59″89). In questo day-1 della piscina romagnola ha alzato l’asticella essendo il primo uomo ad abbattere la barriera dei 27″ entro i nostri confini. Una presa in acqua costante seguendo i dettami di uno stile così cambiato nel corso del tempo. Forza applicata in acqua che l’azzurrino di mese in mese accresce traducendola in tempi notevoli. Ha motivi per sorridere anche il buon Cesare Butini (ct della Nazionale) che ora dovrà correre in sala stampa per fare il pompiere e spegnare i fuochi dell’esaltazione. Ma di fronte ad una manifestazione simile, difficile rimanere distaccati anche perchè il digiuno nella disciplina, a livello internazionale, è piuttosto lungo.

A chiosa, la 4×100 stile libero maschile (qualificata al Mondiale di Budapest) ha mostrato un deciso scossone e l’inserimento di forze fresche. Ivano Vendrame (48″68 secondo) ed Alessandro Miressi (48″71) hanno lottato fino in fondo con il primatista italiano Luca Dotto (48″66) e degno di menzione anche un grande Filippo Magnini che, ultimo anno agonistico o meno, ha sciorinato un 48″85 di vecchia annata. Inoltre, Vendrame stoico, al personale con il mignolo del piede sinistro rotto come evidenzia la foto:

mignolo vendrame

Una squadra, dunque, di conferme e new entry che vuol rilanciarsi in vista degli eventi internazionali.

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto da ufficio stampa Arena

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