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MotoGP, GP Argentina 2017: Vinales vince ancora, ma che Valentino Rossi! 2° con rimonta da urlo! Cadono Marquez e Lorenzo

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Il GP di Argentina vede il bis di uno scatenato Maverick Vinales che porta la sua Yamaha ancora sul gradino più altro del podio. Buona conferma per un ottimo Valentino Rossi davanti a Cal Cruthclow (LCR Honda). La corsa è stata contraddistinta da tanti colpi di scena e numerose cadute, da Jorge Lorenzo (Ducati) a Marc Maquez (Honda) da Daniel Pedrosa (Honda) a Andrea Dovizioso (Ducati).

La griglia di partenza vede davanti a tutti Marc Marquez (Repsol Honda), Karel Abraham (Aspar Ducati) e Cal Crutchlow (LCR Honda) , quindi in seconda fila Danilo Petrucci (Ducati Pramac), Daniel Pedrosa (Repsol Honda) e Maverick Vinales (Monster Yamaha), in terza fila Valentino Rossi (Monster Yamaha), Aleix Espargato (Aprilia Gresini) e Loris Baz (Avintia Racing), mentre Andrea Iannone (Suzuki) è dodicesimo seguito da Andrea Dovizioso (Ducati). Per trovare Jorge Lorenzo (Ducati) siamo dovuti scendere fino alla posizione numero sedici.

Pronti via e Marquez prende subito il comando delle operazioni con Crutchlow alle sue spalle, mentre Vinales e Rossi sono già a ridosso dei primi. Pochi metri e Lorenzo è già costretto al ritiro. Il pilota maiorchino sbaglia traiettoria, va a contatto con Iannone e cade rovinosamente a terra. Inizio stagionale stregato per il neo Ducatista.

L’inizio di gara vede il portacolori della Honda spingere al massimo e creare un gap importante nei confronti degli inseguitori. Nelle posizioni di rincalzo brutta notizia per Iannone che paga una partenza anticipata con un “ride through“. Gara da buttare.

Il piano tattico del catalano è chiaro: scappare prima che Vinales arrivi in seconda posizione. L’intento sembra andare a buon fine, con una serie di giri record e un divario su Crutchlow che valica i due secondi. Ma, al quarto giro, Marquez la combina grossa. In ingresso di curva 2 sbaglia clamorosamente e finisce nella ghiaia. Moto spenta e uno “zero” pesantissimo in ottica mondiale.

L’addio del leader tranquillizza il gruppo per qualche istante, con Crutchlow che precede la coppia Yamaha Vinales-Rossi, mentre dietro inizia a scatenarsi la battaglia per il quarto posto con Petrucci, Pedrosa, Zarco e Bautista.

Dopo un inizio non semplice inizia a farsi largo anche Dovizioso che porta la sua Ducati a stretto contatto con il gruppo a ridosso del podio.

Davanti sono contate le ore di Crutchlow che, infatti, viene passato da Vinales senza possibilità di replica. Lo spagnolo va al comando e inizia a martellare giri record su giri record. Rossi si mette negli scarichi del britannico per imitare il proprio compagno, mentre alle loro spalle, comunque a debita distanza, Pedrosa prova a fare la voce grossa e infila prima Petrucci poi Zarco.

La prima posizione galvanizza il yamahista che prosegue ad abbattere il suo tempo e rimane tranquillamente sull’1:39:7-1:39.8 e, piano piano, prende vantaggio sugli inseguitori. Pedrosa cerca di staccarsi dal gruppo ma, come il compagno, finisce nella ghiaia di curva 2 a dodici giri dalla fine. Il tracciato di Termas De Rio Hondo all’apparenza sembra semplice, ma continua a mietere vittime, come negli anni scorsi.

E non è finita qui, dato che dopo pochi istanti finisce anche la gara di Dovizioso. Sfortunatissimo il forlivese che viene letteralmente abbattuto da Aleix Espargaro che perde il controllo della sua Aprilia in curva 5 e travolge il ducatista. Stessa fine della passata stagione, quando venne centrato dall’allora compagno di Scuderia, Andrea Iannone.

La gara sudamericana sembra ormai ad eliminazione e Vinales cerca di non farsi coinvolgere. Prosegue, giro dopo giro, con una andatura chirurgica, sempre sotto l’1:40. Con il passare dei chilometri il duo alle sue spalle perde più di due secondi e la sua vittoria appare in ghiaccio.

Rossi, a questo punto, inizia a prendere le misure su Crutchlow e, a sette giri dalla conclusione, lo soprassa al termine del lungo rettilineo del tracciato argentino. Niente da fare per l’inglese che, tra il boato della folla, deve inchinarsi al “Dottore” che, ancora una volta, si conferma un’animale da gara, dopo un weekend vissuto tra mille difficoltà.

Da questo punto in avanti non succede quasi più nulla. Vinales viaggia ad andatura da crociera, Rossi si stacca prudentemente da Crutchlow, mentre ai piedi del podio (comunque a debita distanza) le posizioni si cristallizzano e ognuno si tiene stretto punti pesanti.

Sotto la bandiera a scacchi, quindi, vediamo il bis di Losail per Vinales, davanti a Rossi e Crutchlow. La top ten si completa con un ottimo Bautista quarto, quindi Zarco che questa volta riesce a terminare il GP, Folger ancora una volta solido, Petrucci che centra un positivo settimo posto, Redding, Miller e Abraham.

ORDINE D’ARRIVO GP DI ARGENTINA 2017:

1 VINALES 41:45.060
2 ROSSI +2.915
3 CRUTCHLOW +3.754
4 BAUTISTA +6.523
5 ZARCO +15.504
6 FOLGER +18.241
7 PETRUCCI +20.046
8 REDDING +25.480
9 MILLER +25.665
10 ABRAHAM +26.403

Foto: Facebook Maverick Vinales

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