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Golf, European Tour 2017. Grégory Havret al comando del Trophée Hassan II, perdono quota gli italiani. Taglio fatale per Nino Bertasio

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Punteggi bassi ma primo tentativo di fuga al termine del secondo giro del Trophée Hassan II (montepremi 2,5 mlioni di dollari), torneo inserito nel circuito dell’European Tour 2017, in corso di svolgimento sul percorso par 73 del Royal Golf Dar Es Salam di Rabat. Il francese Grégory Havret ha ripetuto la prestazione di ieri e si è issato al comando della leaderboard con 6 colpi sotto il par, frutto di due giri conclusi a quota -3. L’atleta transalpino è partito forte, realizzando tre birdie alle buche 6, 7 e 11 ed esaltandosi alla 12 con uno straordinario eagle, ma nel finale ha pagato dazio alla stanchezza e ha perso la chance di rafforzare la sua leadership con due bogey alla 17 e alla 18.

Ad una sola lunghezza di svantaggio c’è la coppia composta dal danese Lucas Bjerregaard e dal sudafricano Trevor Fisher Jnr, quest’ultimo fermo alla 17ma buca a causa della sospensione per oscurità. Sono numerosi i giocatori sul field ad aver interrotto anzitempo il secondo round e per questi ultimi si profila un supplemento di sforzo da accumulare domani prima della penultima tornata. Ai piedi del podio parziale c’è un terzetto formato dall’inglese James Morrison, dal francese Grégory Bourdy e dall’irlandese Paul Dunne, tutti a pari merito con 4 colpi sotto il par. La top ten è completata dallo spagnolo Jorge Campillo, dal francese Benjamin Hebert, dall’inglese Tom Lewis e dal sudafricano Dylan Frittelli, settimi a quota -3.

Sono soltanto 29 gli atleti capaci di chiudere sotto il par le prime 36 buche e tra questi c’è anche l’italiano Edoardo Molinari, scivolato tuttavia dal quinto al 19° posto a causa di un round tutt’altro che impeccabile (+1) e attualmente distante cinque colpi dalla vetta. Al 30° posto si trova Matteo Manassero, arretrato anch’egli di 16 posizioni e attualmente in linea col par. Ad una lunghezza di distanza c’è, inoltre, Renato Paratore, 41° con un punteggio complessivo di +1. Decisamente deludente, infine, la prestazione di Nino Bertasio, che ha gettato alle ortiche l’ottima prova di ieri e con un giro da +4 è crollato al 71° posto, uscendo con le osse rotte dinanzi alla mannaia del taglio e lasciando sorprendentemente il Marocco a metà gara. Tornano a casa anzitempo anche lo scozzese Scott Jamieson (+4), il belga Nicolas Colsaerts (+8) e il coreano Y.E. Yang (+11), mai protagonisti su un percorso che si sta rivelando davvero ostico per tutti.

mauro.deriso@oasport.it

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Foto di Valerio Origo

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