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Golf, European Tour 2017. Bernd Wiesberger spicca il volo nello Shenzhen International. Nessun azzurro sotto il par, taglio fatale per Paratore e Bertasio

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L’austriaco Bernd Wiesberger vola in vetta allo Shenzhen International (montepremi 2,8 milioni di dollari), torneo inserito nel circuito dell’European Tour 2017, in corso di svolgimento sul percorso par 72 del Genzon Golf Club. Dopo il maltempo di ieri che ha costretto tanti giocatori a compiere gli straordinari nella giornata odierna, Wiesberger si è rivelato il più continuo e, dopo aver chiuso il secondo round in 65 colpi (-7), ha piazzato anche un eccellente terzo giro in 69 colpi e si trova ora in testa a quota -15, tre in meno rispetto al suo più immediato inseguitore, il sudafricano Dylan Frittelli, secondo in classifica con 12 colpi sotto il par.

La confidenza dei sudafricani con il green cinese è evidenziata dalla presenza sul podio parziale di George Coetzee e Dean Burmester, terzi a pari merito con l’inglese Ross Fisher e lo statunitense David Lipsky, che si trovano attualmente a quattro lunghezze da Wiesberger con un punteggio di -11. Ha perso quota, invece, lo statunitense Bubba Watson, favorito numero uno per la vittoria finale e leader al termine del primo round. Watson ha realizzato due giri in 70 colpi ed è settimo a quota -10 con i francesi Grégory Bourdy e Alexander Levy e con il cinese Yan-Wei Liu, il migliore tra gli idoli di casa, dopo la traumatica uscita di scena di Haotong Li, 100° con 6 colpi complessivi sopra il par insieme al detentore del trofeo, il sudcoreano Soo-min Lee. Restano sornioni a ridosso della top ten anche il danese Thorbjoern Olesen, 13° a quota -8, e l’inglese Tommy Fleetwood, 15° con 7 colpi sotto il par, ma entrambi sebrano fuori dai giochi per la vittoria avendo accumulato un distacco eccessivo dalla vetta e dal podio.

La giornata, infine, è stata decisamente negativa per i colori azzurri. Matteo Manassero ha realizzato un pessimo terzo round (+3) e ha ceduto 33 posizioni scivolando al 59° posto in linea col par. Edoardo Molinari, dal canto suo, ha superato il taglio in extremis, ma ha pagato a caro prezzo un calo di tensione dopo il trionfo nel Trophée Hassan II ed è rimasto nelle retrovie con il 68° posto parziale (+2). Non hanno superato il taglio, invece, Renato Paratore, 91° a quota +4 e in regresso rispetto alla confortante prestazione in Marocco, e Nino Bertasio, 112° con 7 colpi sopra il par e sempre più in crisi negli ultimi mesi.

mauro.deriso@oasport.it

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Foto: Twitter European Tour

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