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Formula 1

F1, analisi qualifiche GP Russia 2017: super Ferrari che monopolizza la prima fila, la Mercedes si lecca le ferite, mentre la Red Bull arranca

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3202. Segnatevi questo numero. Tanti sono i giorni trascorsi dall’ultima prima fila tutta Ferrari in un GP di Formula Uno. Era il GP di Francia a Magny-Cours del 21 giugno 2008. All’epoca furono Kimi Raikkonen e Felipe Massa a partire davanti a tutti, domani saranno Sebastian Vettel e il redivivo finlandese, capaci di compiere qualcosa che sembrava impossibile: mettere ko la Mercedes in qualifica. La seconda fila, quindi, sarà tutta delle “Frecce d’argento” con Valtteri Bottas che ha preceduto, e non di poco, il compagno di squadra Lewis Hamilton. Dopodiché, a distacchi siderali, troviamo le due Red Bull, con in mezzo Felipe Massa, Nico Hulkengerg e le due Force India.

FERRARI – Dopo il Bahrain l’imperativo era “migliorare nelle prove del sabato”. Si può dire: missione compiuta. Vettel e Raikkonen partiranno davanti a tutti (il tedesco era l’ultimo in grado di partire in pole con la “Rossa” nel GP di Singapore 2015) e non certo per caso. La SF70H si è adattata in maniera eccellente ad una pista che, fino all’anno scorso, era un rompicapo di difficile soluzione. Invece, la vettura di Maranello si è dimostrata la migliore sotto tutti i punti di vista. Facile da guidare, prestazionale, ottima (come sempre) con gli pneumatici ed in trazione nell’ultimo settore, e pronta a battagliare anche con le Mercedes del sabato, quelle che parevano imbattibili. Un ottimo viatico per la gara, ma anche per il prosieguo della stagione. Non servono tanti giri di parole: ad oggi la Ferrari è la macchina migliore del lotto.

MERCEDES – Dopo aver subito due cazzotti in gara a Melbourne e Sakhir ne è arrivato uno, potente, doloroso, inatteso, anche in qualifica a Sochi, proprio nel terreno di caccia preferito per il team anglo-tedesco dove, con la potenza erogata al massimo per alcuni giri, potevano sempre fare il vuoto. Quest’anno non era mai successo, e in Russia, addirittura, non hanno portato nemmeno una macchina in prima fila. Una assoluta rarità. In gara, solitamente, la W08 fatica nei confronti della Ferrari sotto diversi punti di vista (ed i passi gara di ieri lo hanno confermato), se sarà così anche domani, l’obiettivo vittoria si farà davvero complicato. Ultimo capitolo, Bottas che distanzia Hamilton (davvero con il morale sotto i tacchi a fine prove) di alcuni decimi. Un segnale non certo incoraggiante per il team che, come è ben noto, punta tutto, o quasi, sull’inglese.

RED BULL Quinto posto per Daniel Ricciardo e settimo per Max Verstappen. Già messa giù in questo modo ci sarebbe poco da sorridere in casa Red Bull. Se si vanno a leggere i distacchi, 1,711 secondi per l’australiano, 1,967 per l’olandese, si può dire che il team di Milton Keynes sia ufficialmente in mare aperto. La vettura quest’anno non c’è e scaricare tutte le colpe sulla Power Unit Renault non ha più senso. Tutto il pacchetto fa acqua e le cose stanno prendendo una china veramente negativa. Urge uno scossone immediato che, tuttavia, non si vede all’orizzonte.

WILLIAMSFelipe Massa fa capolino tra le Red Bull e dimostra che sia lui sia la vettura sono in buona forma. Se avesse l’aiuto anche del suo compagno, Lance Stroll, dodicesimo e fuori nel Q2, sarebbe tutto più facile. Il bicchiere, comunque, è assolutamente mezzo pieno.

RENAULT – Ancora una volta Nico Hulkenberg fa l’uomo squadra. Ottavo a circa un decimo da Verstappen. Un risultato davvero da incorniciare. Il suo vicino di box, Jolyon Palmer, invece, ha avuto il suo botto quotidiano e domani scatterà solamente sedicesimo.

FORCE INDIA – Dopo le prime tre gare era necessario cambiare marcia il sabato, e così è stato. Le due vetture tinte di rosa centrano la Q3 e scatteranno dalla griglia con Sergio Perez nono e Esteban Ocon (in grande crescita) decimo. In gara la Force India da sempre il suo meglio ed i distacchi ravvicinati anche con le Red Bull lasciano ben sperare.

TORO ROSSONè Carlos Sainz, né Daniil Kvyat si salvano dal taglio in Q2, ma i miglioramenti rispetto al brutto venerdì di ieri sono stati importanti. Obiettivo alla portata: entrambi i piloti a punti.

HAAS – Se il quattordicesimo posto di Kevin Magnussen è normale amministrazione, l’ultimo di Roamin Grosjean è davvero incredibile. Il francese paga a caro prezzo una bandiera gialla nel finale della Q1 (e non è una novità) ma, anche, un feeling nullo con la sua vettura. Fine settimana davvero in salita, e non era facilmente preventivabile.

MCLAREN – Giornata, per assurdo, quasi positiva. Fa effetto dirlo se si vede Fernando Alonso quindicesimo e Stoffel Vandoorne due posizioni indietro (partirà comunque ultimo per la penalità) ma, quantomeno, non hanno registrato problemi di affidabilità. Per domani sarà imperativo portare entrambi i piloti al traguardo.

SAUBERPascal Wehrlein e Marcus Ericsson partono a fondo gruppo e con distacchi abissali. Continua il calvario del team rosso-crociato.

Alessandro.passanti@oasport.it

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