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F1, analisi prove libere GP Russia 2017: la Ferrari comanda sulla Mercedes sia sul giro secco che sul passo gara, le Red Bull sono staccate

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Una prima giornata di prove libere in vista del GP di Russia di Formula Uno che fa davvero stropicciare gli occhi. Per quale motivo? La Ferrari ha dato una dimostrazione di forza quasi incredibile, specialmente se si pensa che la pista di Sochi non era certo una delle favorite per le “Rosse”. Invece, tra mattinata e pomeriggio, Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen si sono dimostrati i più veloci in ogni condizione, situazione, e con ogni tipo di gomma. Staccate di qualche decimo troviamo le Mercedes, mentre per trovare le Red Bull bisogna attendere quasi un secondo. Tutti gli altri hanno, come sempre, distacchi ampi.

FERRARI – Se il GP si fosse corso oggi probabilmente Vettel e Raikkonen avrebbero fatto doppietta, essendosi dimostrati veloci con le Soft (poco utilizzate nella FP1 e non lo saranno in gara) con le SuperSoft e anche, e soprattutto, con le UltraSoft (1:34.120 staccando le Mercedes di sei, sette, decimi). Come se non bastasse anche il passo gara è stato eccellente, sia con il pieno di benzina, sia con le vetture scariche. Ottimi ritmi con le UltraSoft (che reggono ben oltre i 20 giri) e con le SuperSoft. Per fare un esempio Vettel ha girato con le “viola” con grande costanza sull’1:38, mentre con le “rosse” (a vettura più leggera) ha piazzato degli impressionanti 1:37 anche non alti. Stesso discorso per Raikkonen che con entrambe le mescole ha fatto capire che la SF70H sarà la macchina da battere anche sulle rive del Mar Nero (e anche pronta alla prima pole dal lontano GP di Singapore 2015).

MERCEDES – Per fortuna delle “Frecce d’argento” domani è sabato, e quindi il loro habitat. La giornata nella quale Lewis Hamilton e Valtteri Bottas riescono a estrapolare il massimo dalla loro W08. Nel caso delle qualifiche per il GP di domenica sarà richiesto il massimo ad una vettura che oggi ha ricevuto un discreto colpo dalla Ferrari. Erano anni, e tanti, che non si vedeva una scuderia in grado di distanziare (anche se solo al venerdì) la temibile Mercedes. Bottas, tutto sommato, si è dimostrato più in palla dell’illustre compagno, facendo segnare un tempo migliore con le UltraSoft e completando simulazioni di gara interessanti. I suoi tempi si avvicinavano (non sempre va detto) al ritmo di Vettel, mentre Hamilton è apparso un po’ più staccato e meno performante. Domani arriva una grande prova d’appello per il team di Brackley.

RED BULL Per Daniel Ricciardo e Max Verstappen si annuncia un fine settimana di passione. La giornata di oggi ha confermato che questo tracciato non si sposa con le caratteristiche della RB13 (soprattutto in fatto di velocità e trazione nell’ultimo settore) e, inoltre, nel pomeriggio l’olandese è stato appiedato dalla sua vettura, perdendo completamente la potenza. I distacchi sono elevati (tra i 5 decimi ed il secondo e mezzo in basse agli pneumatici) mentre anche il passo gara è ben lontano dalla Ferrari.

WILLIAMS – Come sempre andamento a due facce. Felipe Massa si piazza in settima posizione con l’attestato di “primo degli altri” mentre Lance Stroll alterna buone cose a tempi alti. La sensazione è che la vettura inglese possa portare entrambi i piloti nei primi dieci domenica perché il potenziale c’è.

FORCE INDIA – Dopo i primi tre GP nei quali le vetture rosa davano il proprio meglio solamente in gara, segnali positivi in questo venerdì russo per Sergio Perez e Esteban Ocon che si sono fermati in nona e decima posizione. Se sapranno confermarsi anche domani, per domenica potranno fare interessanti passi in avanti.

HAAS – Ancora una volta due sessioni agrodolci. Bene, anzi molto bene, Kevin Magnussen che chiude brillantemente nei primi dieci, mentre il compagno Romain Grosjean è solo quattordicesimo. Come ripetiamo da Melbourne, il team americano ha il potenziale, ma non è ancora riuscito a esprimerlo a dovere.

MCLARENFernando Alonso come sempre ha messo in pista tutto quello che aveva e ha letteralmente trascinato la sua macchina in dodicesima posizione con distacchi accettabili. Ennesimi, e consueti, problemi per Stoffel Vandoornee che dopo sole quattro corse dovrà già sostituire l’ultimo componente della sua Power Unit e quindi perderà 15 posizioni in griglia.

TORO ROSSO Carlos Sainz quindicesimo e Daniil Kvyat sedicesimo. Non propriamente quello che si aspettavano a Faenza. La macchina, dopo segnali interessanti nelle ultime gare, oggi ha dimostrato di essere in difficoltà accumulando qualcosa come tre secondi di gap. Domani urge una inversione rapida di tendenza, perché l’ultima fila è troppo vicina.

RENAULTDue turni non da buttare per la vettura francese, con Nico Hulkenberg che si conferma nei primi dieci, mentre Jolyon Palmer prova a fare qualche passo in avanti. Si lotterà per la Q3.

SAUBER – Pascal Wehrlein e Marcus Ericsson chiudono il gruppo con distacchi che rasentano i quattro secondi. Non servivano conferme, ma la scuderia più debole del Mondiale è quella svizzera.

Alessandro.passanti@oasport.it

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