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MotoGP
MotoGP, Mondiale 2017: i dolori del non più giovane Valentino Rossi… La Decima rimarrà un’utopia?
Le ambizioni più che legittime del velocissimo Maverick Viñales, la sfida di Jorge Lorenzo in Ducati, la solidità dell’ormai maturo Marc Marquez, le modifiche regolamentari e…la voglia inscalfibile di Valentino Rossi, che proverà ancora a stupire, divertire, divertirsi, emozionare. Il prossimo Motomondiale, ormai alle porte, non mancherà affatto di motivi d’interesse e spettacolo, eppure, c’è chi parte già con (legittimi) mal di pancia… Non è più giovanissimo, porta sempre il numero 46 sulla carena della sua moto ed è alla perpetua ricerca del suo decimo titolo iridato.
Il Dottore di Tavullia è pronto ad iniziare il dodicesimo anno con la Yamaha in MotoGP, ma il 2017 non sembra prendere il via sotto i migliori auspici. E non è solo una questione di età – anche se Vale ha appena spento le sue prime trentotto candeline – ma piuttosto del grado di competitività della sua nuova YZR-M1. I test pre-campionato di Sepang, Phillip Island e Losail hanno evidenziato non poche difficoltà per il nove-volte Campione del Mondo e la sensazione è che il tandem pilota-mezzo non si conosca ancora a sufficienza per mettersi a caccia della famigerata Decima.
Valentino Rossi cercherà senza alcun dubbio di impreziosire la sua ventiduesima stagione nel Motomondiale con il decimo arcobaleno iridato, ma l’impresa, ad oggi, pare molto difficile. Non abbiamo detto “persa in partenza”, però. Sulla strada del pilotissimo romagnolo c’è una pattuglia di avversari giovani, agguerriti e cattivi variamente assortita, a cominciare dall’iberico duo spaziale Viñales-Marquez, senza trascurare la potenza spropositata delle Ducati e la grinta proverbiale di SuzukIannone.
VR46 ha patito (e anche ammesso) un po’ di affaticamento fisico nei tre segmenti di test pre-mondiale 2017 e non ha ancora trovato la chiave di volta per “far andare forte la nuova M1”. E l’essersi ritrovato dall’altra parte del box un pessimo “nuovo cliente” rispondente al nome di Maverick Viñales non ha certo migliorato le premesse…
Rossi ha dalla sua un team collaudato e cucitogli addosso, una moto senza pecche congenite (vedi Top Gun Viñales, monarca assoluto del pre-campionato con la Yamaha); in quanto a motivazione, esperienza, maestria nel corpo a corpo, astuzia e caratura mediatica non è secondo a nessuno, anzi, ma deve rialzarsi al più presto da un inverno opaco non facendo scappare i rivali principali già in avvio di stagione. L’anno scorso, costretto alla disperata rimonta, è infatti risultato falloso come non mai, d’altronde la sua guida è “arrembante” già in condizioni normali…
Al termine degli ultimi test qatariani, Rossi non ha trovato né il giusto passo né la velocità sperata, anzi, ha aggiunto di temere di trovarsi a circa otto decimi dai migliori. Un gap difficilmente annullabile in pochi giorni e che estrometterebbe il Dottore dalla lotta per la vittoria nel GP d’apertura del Mondiale, domenica prossima proprio a Losail. Pre-tattica? Eccesso di pessimismo? Dati di fatto? Decima utopica? Chissà. Ma anche un certo Roger Federer non avrebbe dovuto più vincere tornei dello Slam poiché troppo vecchio per un tennis diventato estremamente fisico e con sempre minor spazio per il talento puro…
giuseppe.urbano@oasport.it
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Foto: Marco Fattori