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Atletica, Europei Indoor 2017 – Tutti i favoriti per le medaglie: le preview delle gare maschili. Tra stelle e outsider

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Gli Europei Indoor 2017 di atletica leggera si disputeranno alla Kombank Arena di Belgrado (Serbia) dal 3 al 5 marzo. Tanti big si presenteranno ai blocchi di partenza per conquistare le medaglie. Analizziamo tutte le gare con favoriti, outsider e italiani. Partiamo dalle prove maschili.

 

60 METRI – Richard Kilty si presenta per difendere il titolo conquistato due anni fa e ne ha tutte le possibilità, forte del 6.57 corso in questa stagione al pari del connazionale Andrew Robertson. Nonostante l’assenza del capolista Chijindu Ujah (6.56), la Gran Bretagna si presenta con quartetto micidiale (presenti ai nastri di partenza anche Kyle de Escofet e Theo Etienne) che vuole letteralmente dominare la competizione. Sembra difficile che i sudditi di Sua Maestà non portino a casa quel titolo che hanno vinto per ben dieci volte su sedici edizioni.

Appare arduo trovare qualcuno capace di contrastare questo strapotere. Ci può provare il francese Rene mentre l’Italia si affida a Michael Tumi (6.66 di stagionale ma detentore del record italiano fissato a 6.51) che in passato ha vinto la medaglia di bronzo nella competizione.

60 METRI OSTACOLI – Riflettori puntati sull’attesissimo duello tra il britannico Andrew Pozzi (capolista stagionale con 7.43) e lo spagnolo Orlando Ortega, argento olimpico a Rio 2016, accreditato di 7.48 nel 2017. Questa volta la Francia sembra essere meno facile dopo il podio interamente conquistato due anni fa: Pascal Martinot-Lagarde proverà a difendere il titolo fino all’ultimo affiancato dai connazionali Darien e Manga. Da non sottovalutare Baji e l’eterno Svoboda, l’italiano si affida a Fofana che può ambire a un passaggio del turno.

 

400 METRI – Un solo unico grandissimo favorito, una delle stelle più importanti dell’intera competizione. Il ceco Pavel Maslak sembra essere imbattibile e va a caccia del terzo oro consecutivo nella manifestazione, numero mai riuscito nella storia della distanza. Il Campione del Mondo si presenta forte dello stagionale di 45.80, l’unico avversario plausibile (dando uno sguardo ai tempi) sembra essere lo spagnolo Oscar Husillos che è sceso fino a 45.92: sono gli unici due atleti al via che hanno un personale inferiore ai 46’’! L’Italia si presenta con Mario Lambrughi e Marco Lorenzi: l’obiettivo è quello di passare almeno un turno.

800 METRI – Adam Kszczot è il superfavorito della vigilia. Il polacco non se la dovrà vedere con il connazionale Marcin Lewandowski, Campione in carica che ha però preferito cimentarsi con i 1500m. Il vicecampione Mondiale della distanza (all’aperto e indoor nel 2014), primatista europeo stagionale con il suo 1:46.17, dovrà affrontare talenti del calibro di Amel Tuka, Kevin Lopez, Guy Learmonth, Kyla Langford: ci sarà da divertirsi! Italia assente nella specialità.

 

1500 METRI – Favorito d’obbligo è Marcin Lewandowski che ha scelto il miglio metrico piuttosto che difendere la corona degli 800m. Una decisione coraggiosa da parte del polacco, forte del 3:38.24 corso in stagione che gli permette di presentarsi come capolista visto che il britannico Andrew Butchart sarà assente. A tenere però alto l’orgoglio d’Oltremanica ci penserà Lancashire, tra gli uomini più accreditati per il podio insieme allo svedese Berglund, allo spagnolo Alcala e al tedesco Benitz, da non sottovalutare il giovane norvegese Filip Ingebrigtsen. L’Italia sarà ai blocchi di partenza con Yassin Bouih, strappare la finale è l’obiettivo massimo.

3000 METRI – Nomi grossissimi nel recente palmares della competizione: Farah, Ibrahimov, Kaya. Tutti europei d’importazione preceduti dal trionfo del nostro Cosimo Caliandro a Birmingham 2007. Questa volta sembra esserci aria di spareggio proprio tra il turco Kaya e l’azero Ibrahimov, considerando che Andrew Butchart (primatista europeo stagionale anche su questa distanza) non parteciperà all’evento. Gli incomodi sono il britannico Emanuel (argento due anni fa) e Henrik Ingebrigtsen. Nel lotto dei favoriti anche i francesi Amdouni (7:44.55 in stagione, migliore tra i crono in starting list) e Dahmani, oltre al tedesco Ringer.

Attenzione al nostro Marouan Razine che si presenta con il quarto tempo di accredito: riuscirà a piazzare il colpaccio? In realtà le speranze più concrete sono riposte in Yema Crippa, scatenato nelle corse campestri e reduce dal record italiano sui 5000m: può regalarci una piacevole sorpresa?

 

SALTO IN LUNGO – Questa è la nostra gara, il concorso in cui l’Italia deve fare la differenza e conquistare assolutamente la medaglia. Ci presentiamo con le tre migliori misure nel lotto partenti saltate in questa stagione: Marcell Jacobs (8.07), Filippo Randazzo (8.05), Andrew Howe (8.01). L’assenza del francese Bertand (8.08 nel 2017) sembra agevolare ulteriormente gli azzurri che però dovranno guardarsi dall’accreditato spagnolo Caceres, dalla novità albanese Smajlaj e dal campione uscente Michel Tornéus, svedese da 8.30 di personale ma che in stagione non è andato oltre 7.80. Da non sottovalutare il britannico Bramble e dal tedesco Howard, occhio anche al lettone Misans e al polacco Jaszczuk. Un parterre con nomi nuovi, apparentemente senza big di primissima fascia e in cui gli italiani possono imporsi. Howe ha vinto il titolo nel 2007, Jacobs ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per il colpaccio, Randazzo è esploso due settimane fa ed è atteso da una conferma.

 

SALTO IN ALTO – Può davvero succedere di tutto. È una gara imprevedibile, senza favoriti della vigilia, arrivata al termine di una stagione che non ha regalato particolari sussulti e che molto probabilmente non decollerà nella gara clou. L’assenza di Tamberi e Bondarenko si è fatta sentire, il picco è stata raggiunto dal polacco Sylwester Bednarek (2.33), Robbie Grabarz ha l’esperienza per piazzare il colpaccio, il bielorusso Seliverstau è la rivelazione dell’anno (2.32 per il 20enne) ma nel novero dei papabili c’è anche il nostro Silvano Chesani, argento due anni fa e capace di 2.33 anche se per il momento nel 2017 è fermo a un deludente 2.25. Avremo in gara anche il giovane Christian Falocchi: chissà che non possa essere lui la rivelazione.

SALTO CON L’ASTA – L’assenza di Lavillenie rimescola le carte. Il francese inseguiva il poker ma ha dovuto alzare bandiera bianca, accantonando così il sogno del pokerissimo. Il favorito sembra essere Piotr Lisek (6.00m in stagione) ma il polacco è caduto in allenamento qualche giorno fa, la sua asta spezzata e sembra essersi fatto male: vedremo se sarà al top della forma per la gara. Sono tanti gli atleti che possono ambire al podio tra cui Filippidis, Karalis, Wojciechowski, Kudlicka, Holzdeppe, Horvat: l’equilibrio sembra regnare sovrano, l’Italia non sarà presente accusando una crisi cronica nella disciplina.

 

SALTO TRIPLO – I francesi Jean-Marc Pontvianne (17.13) e Melvin Raffin (17.04) sono stati gli unici capaci di volare oltre i 17 metri in stagione. Sono dunque loro i due grandi favoriti della vigilia a cui si unisce anche l’altro transalpino Luron. Possono però far saltare il banco l’eterno Nelson Evora (difende il titolo), lo spagnolo Torrijos (argento due anni fa) e il tedesco Hess (vicecampione del Mondo). L’Italia si affida all’esperienza di Fabrizio Donato, indomabile capitano che ha già vinto il titolo continentale. Il bronzo di Londra 2012 proverà a dare un nuovo saggio del suo talento a 40 anni suonati, coglierà l’occasione per proseguire il suo lavoro di coach con Andrew Howe e nella disciplina affiancherà il giovane Daniele Cavazzani.

 

GETTO DEL PESO – David Storl è il grandissimo favorito, ha già sparato l’attrezzo a 21.39 e prova a conquistare il secondo titolo della carriera. Se la dovrà vedere soprattutto con Bukowiecki, Stanek e Asmir Kolasinac che ha già vinto il titolo continentale. Il tedesco vincitore di tutto si presenta con la miglior prestazione mondiale stagionale (21.37). Non ci saranno italiani.

EPTATHLON – Jorge Urena con la primato stagionale europeo (6249), i francese Mayer e Auzeil in grado di imporsi, il serbo Dudas e l’estone Uibo possono fare il colpaccio. L’Italia si presenta con Simone Cairoli.

4X400M – Il Belgio si presenta per difendere il tiolo, la Repubblica Ceca di Maslak è molto accreditata al pari di Francia, Ucraina e Turchia. Difficile fare pronostici, non ci sarà l’Italia.

 

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