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Vela, regole rivoluzionate in vista di Tokyo 2020? L’RS:X si prepara per le gare ad eliminazione

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Progetti in vista per la vela, al centro delle attenzioni del Comitato Olimpico Internazionale per la scelta effettuata dagli organizzatori dei Giochi di Tokyo 2020, che hanno deciso di costruire un porto di medie dimensioni per ospitare le gare di uno sport che non gode di un notevole appeal in ambito internazionale. Le 10 classi olimpiche sono state confermate in blocco in vista delle prossime Olimpiadi e World Sailing ha fatto esplicita richiesta di proporre innovazioni da mettere in pratica per rendere più avvincenti le regate.

La prima classe olimpica ad accogliere la proposta è stata l’RS:X presieduta dall’italiano Carlo Della Vedova, che ha deciso di introdurre un nuovo format a partire dal Trofeo Princesa Sofia che si svolgerà a Palma de Maiorca dal prossimo 24 marzo e di testare la procedura anche in occasione dei Campionati Europei e Mondiali. Il format prevede sei regate tradizionali, al termine delle quali i primi 12 passano alla fase finale con punteggi azzerati. Tutti dunque partiranno alla pari per le ultime tre micro-regate, che si svolgeranno nella stessa giornata. La prima prova ridurrà la flotta a 6 unità, la seconda dimezzerà il gruppo a 3 barche, l’ultima definirà i tre gradini del podio.

La rivoluzione dell’RS:X è stata accolta positivamente e troverà applicazione tra un mese e mezzo, ma non sono da sottovalutare anche i difetti del nuovo format. Il primo riguarda il meteo, dato che le ultime tre regate necessitano di condizioni atmosferiche stabili. La seconda criticità fa riferimento all’ipotesi che ciascuna classe olimpica possa avere un format differente, complicando le cose anziché semplificarle e generando confusione. Ma l’impressione è che le formule a sé stante dureranno poco e che, in ottica Tokyo 2020, si arriverà ad un meccanismo comune per tutte le classi olimpiche, con l’auspicio che a giovarne sia soprattutto lo spettacolo.

mauro.deriso@oasport.it

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Foto: Federvela

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