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Scherma, Coppa del Mondo 2017: tre fiorettiste azzurre ai piedi del podio a Danzica, Luca Curatoli “salva” gli sciabolatori a Padova

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Non vanno oltre i quarti di finale le azzurre del fioretto femminile impegnate nella prova individuale del circuito di Coppa del Mondo di scherma, in corso di svolgimento sulle pedane polacche di DanzicaMartina Batini, Valentina Cipriani e Camilla Mancini si bloccano proprio ai piedi del podio, quando ormai l’obiettivo della semifinale sembrava davvero alla loro portata. A conservare i maggiori rimpianti è certamente Martina Batini, la cui cavalcata si è arrestata al cospetto della russa Svetlana Tripapina soltanto per 15-14, mentre Valentina Cipriani nulla ha potuto contro la francese Astrid Guyart impostasi con lo score di 15-12. Per Camilla Mancini si tratta invece della seconda volta stagionale in cui manca di un soffio l’accesso al penultimo atto, anche se stavolta la disfatta subita dalla transalpina Pauline Ranvier non ammette troppe repliche visto il 15-10 conclusivo. Estromessa infine nel turno delle 16 Alice Volpi, battuta dalla russa Zagidullina (15-13) al termine di un assalto molto equilibrato decisosi soltanto sul fil di lana in favore dell’atleta più esperta. Il successo è andato proprio alla russa Tripapina, la quale ha travolto in finale la malcapitata transalpina Ranvier per 15-5.

La tappa del circuito di Coppa del Mondo di sciabola maschile prevedeva invece la 60ma edizione del Trofeo “Luxardo” sulle pedane italiane di Padova. Il solo Luca Curatoli è riuscito a spingersi fino ai piedi del podio, prima di essere eliminato ai quarti di finale dall’iraniano Abedini con il punteggio di 15-10 dopo un assalto un pochino sottotono da parte del nostro portacolori reduce dalle battaglie contro Motorin e Anstett. Ben quattro italiani si sono purtroppo fermati nel tabellone dei 16, a partire da Diego Occhiuzzi sconfitto dall’ungherese Szatmari per 15-10, mentre Aldo Montano ha dovuto cedere il passo dinnanzi all’ucraino Yagodka (15-12). Nulla da fare nemmeno per Lorenzo Romano ed Enrico Berrè, le cui velleità sono state smorzate rispettivamente dal coreano Oh (15-13) e dall’altro ungherese Szilagyi (15-8). Davvero tanto il rammarico legato al mancato raggiungimento di un podio che appariva abbastanza alla portata per i nostri rappresentanti. A trionfare è stato il suddetto Szatmari, che non ha lasciato scampo ad Abedini nell’ultimo atto conclusosi 15-12 in favore dell’ungherese.

simone.brugnoli@oasport.it

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Foto: Bizzi per Federscherma

 

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