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Nuoto: Gregorio Paltrinieri debutta nel fondo. La 10 km di Eilat il primo passo verso Tokyo 2020

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Notizia che già da qualche settimana era nell’aria ed anche nell’acqua…ed oggi ecco l’ufficialità: “La Federazione Italiana Nuoto ha formalizzato l’iscrizione di Gregorio Paltrinieri alla 10 chilometri di Eilat, in programma il 26 marzo, prima tappa dell’edizione 2017 della Coppa LEN di nuoto in acque libere, che si concluderà a Bracciano il 16 e 17 settembre. Insieme al campione olimpico, mondiale ed europeo dei 1500 stile lbero sono stati convocati Andrea Manzi e Mario Sanzullo”.

Il progetto nuoto di fondo per il “Greg nazionale” prende forma e la tappa israliana è solo il primo step di un quadriennio che vorrebbe portare il campione olimpico dei 1500 stile libero a Rio de Janeiro ad essere il primo nuotatore a vincere sia in piscina che in acque libere nel contesto a Cinque Cerchi. Inziativa che non è certo nata nella mente e nel cuore del 23enne carpigiano così per caso: “Provare la dieci chilometri è un’idea che ho da tanto – ammette Paltrinieri (fonte Fin) – Ho sempre avuto la passione del mare fin da piccolo e prima di iniziare il mio percorso al centro federale di Ostia disputavo sia le gare in piscina sia quelle in mare. Ero ancora un bambino e cercavo la mia strada; non sapevo se sarei riuscito a diventare nuotatore, figuriamoci se di piscina o di fondo. Quindi fino ai 15/16 anni ho portato avanti entrambe le specialità di pari passo. Con il trasferimento ad Ostia, ho condiviso il progetto tecnico federale guidato da Stefano Morini e ci siamo concentrati sui 1500, soprattutto dopo la stagione culminata con l’Olimpiade di Londra che ha evidenziato le mie potenzialità. Avevo 17 anni ed era giusto che mi concentrassi sugli obiettivi del quadriennio senza compiere scelte imprudenti. Eppure non ho mai abbandonato l’idea di cimentarmi nel fondo; in alcuni momenti è stato anche difficile placare la voglia soprattutto quando ho visto che venivano privilegiate le condizioni di gara che preferisco con specchi d’acqua non troppo mossi. Adesso credo che sia il momento giusto per iniziare. La voglia cresce e ho il grande desiderio di testarmi. Ovviamente continuare ad allenare i 1500 rimane la mia priorità, ma non desidero escludere nulla andando avanti con la carriera e di certo nuotare distanze più lunghe non mi farà male per continuare ad affrontare le gare in piscina. Così andiamo ad Eilat, in Coppa LEN. Abbiamo scelto questa competizione anche perché ci sarà 12 giorni prima dei 1500 ai campionati assoluti; lo stesso intervallo di tempo che intercorrerebbe tra le gare se in futuro partecipassi ai campionati mondiali. Sarà una simulazione interessante. Sono curioso ed entusiasta, ma ho anche un po’ di ansia. La squadra italiana di nuoto di fondo è fortissima; la concorrenza è agguerrita. Abbiamo tanti atleti ai vertici mondiali. C’è competizione ovunque: questa nuova sfida mi esalta e stimola tantissimo”.

Determinazione e voglia di vincere perfettamente rappresentate dalle dichiarazioni del campione azzurro, confermate anche dal suo allenatore Stefano Morini: Gregorio è entusiasta di provare la dieci chilometri – sottolinea il tecnico – E’ un’idea che cova da tanto tempo e abbiamo deciso insieme di provare col nuovo quadriennio. Si tratta di un test vero e proprio, da cui acquisire tutta una serie di informazioni che poi andremo ad approfondire, come le reazioni fisiche e psicologiche allo sforzo e di tenuta dell’allenamento. La preparazione non è stata modificata rispetto al solito. Riteniamo che nuotare in media 16 chilometri al giorno per preparare i 1500 sia sufficiente per coprire 10 chilometri. Ci siamo confrontati con il ct. della nazionale Massimo Giuliani e con il responsabile del settore fondo Stefano Rubaudo, che ci seguirà ad Eilat, per quanto attiene tracciato, tattica e metodologie. Analizzeremo il risultato e valuteremo come proseguire.

Morini conferma poi qualcosa che già era noto: “L’obiettivo stagionale è provare la 10 chilometri alle Universiadi (il 27 agosto a Taipei, ndr); è prematuro dire che questa esperienza possa rappresentare un trampolino verso le Olimpiadi di Tokyo. Abbiamo scelto Eilat perché ci consentirà di nuotare in acque relativamente calde, in un contesto probante come la Coppa LEN e perché la gara cade ad una decina di giorni dai 1500 dei campionati italiani, che qualificheranno ai prossimi campionati mondiali. Quindi si passerà in poco tempo in due ambienti diversi parimenti probanti e competitivi. Peraltro è la stessa distanza temporale tra le prove iridate della 10 chilometri e dei 1500, quindi ne ricaveremo risposte che potrebbero essere importanti in futuro. Cercheremo di rispettare gli avversari ed onorare la gara, consapevoli di essere degli esordienti. Intanto continuiamo a lavorare. Siamo arrivati in Florida dopo il periodo in altura con un’escursione termica di 25 gradi. I ragazzi hanno lavorato molto con punte di 20 chilometri al giorno. Abbiamo ripreso gli allenamenti seri dopo i mesi post olimpici condizionati da festeggiamenti e impegni extrasportivi. La stagione sta entrando nel vivo e saremo pronti”.

Specialità che a detta del commissario tecnico della Nazionale di nuoto di fondo Massimo Giuliani si sposano con le caratteristiche dell’atleta: E’ sicuramente predisposto a questo tipo di gara e gli stessi tempi ottenuti nel fondo in piscina ne attestano la spiccata attitudine. Quindi, in accordo con l’atleta, con il suo allenatore, le società e l’intero staff tecnico federale, abbiamo deciso di intraprendere un percorso che ci permettesse un avvicinamento graduale, e già rilevante, alla dieci chilometri. Eilat ci è sembrata la gara più idonea per iniziare; l’acqua abbastanza calma e la temperatura standard consentono a Gregorio di gestire al meglio la distanza ed a noi di ricevere un primo quadro generale realistico“.   

Il 26 marzo dunque saremo tutti in trepidante attesa dell’inizio di questa nuova avventura che, forse, potrebbe tingersi a Cinque Cerchi e rendere GregORO ancor più leggendario.

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto da Deepbluemedia

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