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Motocross, Mondiale 2017: Antonio Cairoli la stella polare italiana in MXGP, Samuele Bernardini e Michele Cervellin speranze in MX2

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Il Mondiale di Motocross 2017 è ormai alle porte. Il 25 febbraio in Qatar  a Losail sarà il momento dell’esordio per i centauri dello sterrato e come arriva all’appuntamento la truppa azzurra?

In MXGP il riferimento è sempre lui: Tony Cairoli. Il siciliano, reduce da un paio di stagioni problematiche per i tanti infortuni, quest’anno ha potuto preparare al 100% la stagione 2017 in sella alla sua KTM lavorando su tutti gli aspetti. I frutti di ciò si sono visti già nel corso delle gare pre-stagionali nelle quali il pilota di Patti ha impressionato. Nel corso, infatti, degli Internazionali d’Italia, il nostro portacolori ha dimostrato di aver ritrovato la miglior condizione rivaleggiando e vincendo contro alcuni dei suoi prinicipali competitors per l’iride. Volevo concludere bene questo campionato che si corre davanti al mio pubblico più caldo, e la vittoria finale nella gara Elite è stata esaltante e ha coronato la conquista dei due titoli, MX1 e Elite. Sono soddisfatto e tutto procede al meglio, queste gare sono state importanti per valutare la nostra condizione e il feeling con la moto nel confronto diretto con gli avversari. Il Mondiale si avvicina, abbiamo ancora allenamenti in programma e ci sposteremo per qualche giorno in Sardegna, poi prima di partire per il Qatar faremo un paio di allenamenti su fondo duro. Ringrazio la squadra e KTM, stiamo lavorando bene e abbiamo messo in cascina due titoli”, le parole di Cairoli dopo l’ultima tappa di Ottobiano. Certo, i vari Tim Gajser, Romain Febvre e il nuovo arrivato nella classe regina Jeffrey Herlings saranno molto temibili, però la determinazione mostrata all’otto volte campione del mondo fa ben sperare. In top class, l’altro azzurro Alessandro Lupino (Honda) punta a migliorare i piazzamenti dell’anno passato, centrando con maggiore facilità la zona punti e provare ad avvicinare la top10.

In MX2 la pattuaglia italiana è decisamente numerosa, annoverando ben sette unità: Davide Bonini (KTM), Ivo Monticelli (KTM), Nicholas Lapucci (KTM), Giuseppe Tropepe (Suzuki), Samuele Bernardini (TM), Michele Cervellin (Honda) e Luca Morini (KTM). 

In questa folta schiera di rider, gli osservati speciali, guardando all’esperienza, al talento ed ai risultati dell’anno scorso, sono Michele Cervellin e Samuele Bernardini.

Cervellin, vicentino classe ’96 e campione italiano motocross la stagione scorsa, disporrà di una HRC ufficiale e sfruttando l’anno di apprendistato, potrà esprimere tutto il suo talento in sella alla creatura di Tokyo. “Guidare per HRC è la realizzazione di un sogno e amo far parte di questa grande famiglia. L’obiettivo di questa stagione è la top five e magari anche qualche podio”.

Ambizioni anche in Bernardini, già nell’orbita della scuderia TM dal 2013, Campione Europeo della classe MX 300 2T nel 2014, dimostrando velocità e determinazione da vendere. Ha esordito nel mondiale MX2 nella sesta tappa del Mondiale 2015, dopo un intervento al ginocchio con lunga degenza. Nel 2016 ha potuto disputare tutte le gare  del campionato della classe cadetta, chiudendo all’ottavo posto (migior italiano) con 377 punti arrivando quarto nella prima manche in Svizzera. Sono loro due, dunque, le migliori fiches per ben figurare ed iniziare ad essere una valida alternativa per nostro Tony.

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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