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Formula 1

F1, in Ferrari si vocifera già di un piano B per problemi di aerodinamica. Si prospetta un nuovo anno di passione?

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La stagione 2017 di Formula Uno parte già in salita per la Ferrari? Non è stato effettuato nemmeno un chilometro dei test pre-stagionali, non sono ancora state presentate le monoposto che saranno al via del primo GP dell’anno a Melbourne, ma sorgono già i primi dubbi sulla nuova nata della Scuderia di Maranello (che sarà svelata online il 24 febbraio).

Su cosa si basa questo scetticismo? È presto detto: l’aerodinamica, uno dei mali atavici della Rossa (come il non riuscire a mandare rapidamente in temperatura le gomme). Sono anni ormai che le varie Ferrari che si sono succedute hanno sempre avuto un notevole divario rispetto alle altre Scuderie in questo aspetto. La Mercedes si adatta perfettamente ad ogni circuito, la Red Bull sfrutta i disegni sofisticati ed estremi del suo progettista Adrian Newey. E la Ferrari? In un modo o nell’altro non riesce mai a colmare il gap, nonostante ingenti investimenti e le tante ore passate nella galleria del vento.

Come se non bastasse, le vetture 2017 dipenderanno in larga parte, se non del tutto, proprio dall’aerodinamica. I nuovi regolamenti che entreranno in vigore stravolgeranno tutto quello che conoscevamo del design delle monoposto. Vedremo, tra le altre novità, ali anteriori più larghe ed a freccia, pance più ampie e diffusori rivoluzionati. Cambiamenti che, a quanto pare, starebbero facendo riflettere, e molto, in casa Ferrari, non solo su quel che riguarda lo sviluppo della nuova vettura quanto, addirittura, su un vero e proprio “Piano B”.

Un anno fa, sembra passata un’eternità, la Ferrari si presentava al via del GP d’Australia con la voglia di azzannare la fuggitiva Mercedes. Dodici mesi dopo, invece, si rischia di vivere un inizio di stagione in difesa quasi totale. L’ottimismo di dodici mesi fa, rivelatosi poi quanto mai fuori luogo, sembra aver fatto posto ad un pessimismo addirittura eccessivo. Il Campionato del Mondo 2016 ha lasciato cicatrici notevoli. Ci vollero appena quattro GP per capire che le Mercedes sarebbero state di un altro pianeta. Quest’anno questi calcoli si rischiano di fare già a febbraio. Tutto ciò sarebbe dovuto ai risultati dei primi test in galleria del vento che, a quanto filtra da Maranello, avrebbero dato esiti improntati al grigio, per non dire al nero.

Il nuovo Direttore Tecnico Mattia Binotto, quindi, starebbe facendo lavorare il suo team su due fronti: un “Piano A” che procede normalmente verso Melbourne per l’esordio del 26 marzo, ed un “Piano B” d’emergenza in ottica GP di Spagna (14 maggio). Tanto lavoro, campanelli d’allarme che stanno già suonando e presagi tutt’altro che positivi. Parlare di previsioni per il Campionato del Mondo 2017 appare quasi irriverente. Se i presupposti saranno confermati la Ferrari rischia seriamente di vivere un’altra stagione con ben pochi sorrisi. Sebastian Vettel e Kimi Raikkonen potrebbero dover guardare da lontano il duello annunciato Mercedes-Red Bull.

Ma la speranza, si sa, è l’ultima a morire, anche solo per una questione scaramantica. Dall’ultimo titolo iridato in avanti (stagione 2007 proprio con Raikkonen) una amara tradizione della Scuderia del Cavallino Rampante è stata presentare macchine ottime al via della stagione, salvo poi non riuscire a migliorarle lungo il corso dell’anno. A quanto pare, quest’anno, al via ufficiale la nuova Ferrari sarà tutto tranne che perfetta. Ai tifosi, dunque, non rimane che incrociare le dita.

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