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Volley femminile, l’Italia delle giovani: nascerà un ciclo vincente? Egonu, Diouf, Orro, Guerra, Cambi: tutte le azzurre per tornare a sognare

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Dopo la pessima esperienza alle Olimpiadi di Rio 2016, conclusa con quattro sonore sconfitte (contro le squadre che avrebbero poi disputato le semifinali) e una sola vittoria (3-0 al modesto Porto Rico), l’Italia deve prontamente rialzarsi.

La nostra Nazionale di volley femminile ripartirà con la guida di Davide Mazzanti (il nome deve solo essere ufficializzato in maniera scritta, Carlo Magri lo ha già comunicato verbalmente durante un’intervista rilasciata a RaiSport). Quello che si andrà a formare sarà sostanzialmente un gruppo giovane, con diversi elementi di spessore che possono avere un futuro roseo davanti a loro anche se ci saranno alcune veterane (sicuramente due 30enni: il libero Monica De Gennaro e l’attaccante Serena Ortolani, tra l’altro moglie di Mazzanti).

Considerando le premesse fornite dalle giovani nelle ultime due stagioni e le potenzialità di cui sembrano essere dotate ci potremmo divertire nei prossimi anni. L’obiettivo è arrivare alle Olimpiadi di Tokyo 2020 con una rosa forte, affiatata e combattiva per provare ad agguantare quella medaglia che ci è sempre sfuggita nella nostra storia, anche ai tempi della fortissima Italia che vinceva il Mondiale, due Coppe del Mondo e due Europei.

 

Paola Egonu ha appena compiuto 18 anni ed è un talento assoluto. Alle Olimpiadi è stata una delle poche a salvarsi, nel torneo di Ankara ci aveva messo lo zampino per evitare una clamorosa eliminazione dai Giochi, durante questa stagione sta martellando con la maglia del Club Italia, nonostante la squadra federale sia all’ultimo posto in classifica.

Attualmente sta giocando da opposto, ruolo che esalta al meglio le sue eccellenti doti offensive e che la solleva dalle responsabilità difensive. Lo scorso anno, con la maglia azzurra, si esprimeva però da schiacciatrice e in Nazionale potrebbe tornare in posto 4 per lasciare spazio a Valentina Diouf.

La 24enne era stata clamorosamente esclusa dalle Olimpiadi ma ora dovrebbe tornare in Nazionale. L’opposto di Busto Arsizio sta disputando un’eccellente stagione e i suoi 202cm servono come il pane a tutto il gruppo. Ha dimostrato di saper giocare ad altissimi livelli, il suo limite è che a volte manca di continuità nel corso di una partita e può migliorare le proprie percentuali offensive.

Vittoria Piani, opposto classe 1998 del Club Italia, sta recuperando dall’infortunio e dovrebbe presto tornare in campo. Al suo rientro allora la Egonu potrebbe essere spostata di banda anche in ottica Nazionale.

 

In cabina di regia sembra esserci ampissima scelta. Alessia Orro è stata titolare in azzurro per tutto il 2016 e si è fatta apprezzare, dagli addetti ai lavori viene vista come un possibile fenomeno del futuro, ha un’ottima intesa con la Egonu oltre a tanta forza di volontà. La 18enne di Oristano ha però tanta concorrenza nel ruolo. A cominciare dalla figlia d’arte Ofelia Malinov (classe 1996) è attualmente in forza all’Imoco Conegliano anche se è chiusa dalla polacca Katarzyna Skorupa.

E poi Carlotta Cambi (altra classe 1996), la grande rivelazione del girone d’andata della Serie A1. La toscana ha incominciato in panchina ma quando Novara è andata in difficoltà coach Fenoglio ha deciso di spedirla nella mischia al posto della blasonata olandese Laura Dijkema. La marcia delle piemontesi è totalmente cambiata e sono risalite fino al terzo posto in classifica.

 

Chi è esplosa letteralmente è stata Anastasia Guerra che, accasatisi a Casalmaggiore, si sta esprimendo a livelli altissimi quando ha l’occasione di giocare. Tra le fila delle Campionesse d’Europa non era facile emergere considerando la concorrenza di Lucia Bosetti e Valentina Tirozzi. L’infortunio della capitana le ha certamente dato una mano a guadagnarsi lo spazio che meritava. L’Italia può fare affidamento su questa 20enne che nelle categorie giovanili si era messa ben in luce e ora merita la chance tra le grandi.

Il reparto schiacciatrici potrà fare affidamento anche su Miriam Sylla, 22enne in forza a Bergamo, che nel 2016 è stata titolare con l’Italia. Il suo carisma e la sua grinta sono importanti per tutto il gruppo. Esce dal discorso giovanissimi ma per l’Italia sarebbe importante ritrovare la solidità della 27enne Lucia Bosetti e avere a dei buoni livelli anche la sorella Caterina (classe 1994).

 

Il reparto centrale è ben coperto da Cristina Chirichella (classe 1994) e Anna Danesi (classe 1996, ora a Conegliano). La prima è già molto esperta, dal Mondiale 2014 è titolare in Nazionale ed è una garanzia. La seconda ultimamente ha giocato in azzurro proprio accanto alla Chirichella e ha dimostrato delle buone doti.

Forse è questo il ruolo in cui siamo un po’ più scoperti alle spalle delle due titolari anche se bisognerà capire quali saranno le intenzioni dell’eterna Martina Guiggi. Giulia Pisani, 24enne capitana di Busto Arsizio, sta ben figurando e meriterebbe un’occasione. Attenzione al Club Italia: tra Alexandra Botezat (1998), Marina Lubian (2000) e Giulia Mancini (1998) potrebbero uscire cose molto interessanti.

 

1 Commento

1 Commento

  1. Nany74

    5 Gennaio 2017 at 08:23

    Come è cambiato il volley: una volta le occasioni ai 18 enni venivano date nelle nazionali “under”, ora sono tutti sparati in prima linea. La domanda è: “Vogliamo vincere qualcosa o inseguire eterni progetti di crescita?”. A mio parere, in ogni ruolo, attualmente ci sono giocatrici più esperte delle giovanissime che potrebbero fare del loro. Parlare di “non più giovani” riferendosi alla Bosetti che ha 27 anni, mi fa quasi sorridere anche se mi rendo conto che il confronto con la Guerra (ad esempio) è impietoso dal punto di vista anagrafico, ma bisogna anche valutare la tenuta psicologica a lungo termine, la pressione ecc, con tutto che Lucia ultimamente non si è espressa al massimo, ma è solo uno dei tanti esempi che si potrebbero fare. Al di là della mia opinione personale però, mi auguro che, qualunque sia la nazionale che ha in testa Mazzanti, sia la volta buona per vincere qualcosa alle Olimpiadi. Lo spogliatoio di sicuro ci sarà, così come il rispetto del coach, per cui le premesse sono ottime, le scelte tecniche saranno personali per cui vanno accettate…..pronti a tifare Italia!!

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