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Sci Alpino

Prima vittoria stagionale per lo sci alpino, l’Italia si risveglia dopo una mole di podi senza successi

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Quindici podi, dodici terzi posti, tre secondi posti prima di oggi. Il 2017 dello sci alpino azzurro si apre come meglio non poteva: arriva la prima vittoria stagionale con un meraviglioso Manfred Moelgg che si impone nello slalom speciale maschile di Zagabria, in Croazia.

Il risveglio tricolore è arrivato con lo scattare dell’anno nuovo. Ci erano andati vicinissimi Sofia Goggia (per due volte, prima a Lake Louise in discesa libera e poi a Sestriere in gigante) e Peter Fill (a Val d’Isere in discesa libera), ma è stato uno dei veterani della squadra azzurra a fare per la prima volta centro. Lo stato dello sci alpino azzurro è comunque molto positivo in vista dell’appuntamento più importante di questa stagione: i Mondiali di St. Moritz, in Svizzera. Bisognerà assolutamente riscattare la delusione di Vail del 2015 e dei Giochi Olimpici di Sochi del 2014, quando lo squadrone tricolore chiuse rispettivamente a quota zero ed una medaglia (quella di Christof Innerhofer nella discesa libera).

Ad aumentare il morale è una grande varietà di possibilità in ogni disciplina, come quasi mai c’è stato nel panorama del Bel Paese in quest’ultimo decennio. Oggi è arrivata l’ennesima conferma nello slalom maschile, con Moelgg che ha centrato, come detto, il primo successo e secondo podio stagionale, al quale va ad aggiungersi anche quello di Stefano Gross a Campiglio. In chiave uomini sembrano essere molto coperte anche le discipline veloci, con il già citato Fill, Dominik Paris e Christof Innerhofer che possono alternarsi sul podio, pur non riuscendo ad essere ancora allo stato di forma mostrato nel 2016 (quando Fill riuscì a trionfare nella classifica di specialità della discesa libera). Manca ancora qualcosa nel gigante, nonostante il meraviglioso terzo posto di Florian Eisath in Alta Badia. Proprio le porte larghe al femminile mettono in luce un’Italia super: Marta Bassino, Manuela Moelgg e una Goggia dominante si sono alternate nella top-3 da Soelden a Semmering. Anche nella velocità, con Elena Curtoni che si è inventata il numero nel Super-G di Val d’Isere, e la solita Goggia in grande spolvero, che ha mostrato doti di scorrevolezza uniche, ci sono grandi possibilità. Tra le donne sembra mancare invece la punta tra i pali stretti, con Chiara Costazza e Irene Curtoni che sembrano essere lontani dalle migliori.

Twitter: @Gianluca_Bruno1

gianluca.bruno@oasport.it

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