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Golf, PGA Tour 2017. Hudson Swafford conduce al giro di boa del CareerBuilder Challenge, risale Jason Dufner. Sprofonda Francesco Molinari

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Lo statunitense Hudson Swafford (-14) conduce al termine del secondo giro del CareerBuilder Challenge, torneo inserito nel circuito del PGA Tour, in corso di svolgimento sul percorso par 72 del PGA West Stadium Course di Palm Desert di La Quinta, in California. L’americano ha concluso anche il secondo giro in 65 colpi (-7) confermando dunque un ottimo feeling su uno dei field più complicati dell’intero circuito, complice un andamento davvero impeccabile esemplificato dai sette birdie complessivi a fronte di zero bogey. Perde la prima posizione acquisita ieri il connazionale Dominic Bozzelli (-13), ma il rookie a stelle e strisce può comunque sorridere per una performance molto solida anche oggi senza errori di rilievo, come lo stesso si può dire dell’australiano Danny Lee (-13), secondo in coabitazione con lo stesso Bozzelli e protagonista di una performance a dir poco eccezionale che gli è valsa il miglior punteggio odierno (-8) insieme allo statunitense Brendan Steele. Proprio quest’ultimo insegue al quarto posto appaiato a -12 con il connazionale Brian Harman, entrambi strepitosi nel compiere una rimonta che li ha sensibilmente avvicinati alla lotta per la vittoria.

Sesta piazza occupata da un drappello di tre giocatori, tra cui spicca soprattutto la presenza di Phil Mickelson (-10), il quale è riuscito finalmente a trovare le misure dopo una tornata inaugurale ben al di sotto delle aspettative. Insieme a lui ci sono i britannici Greg Owen e Martin Laird, mentre a concludere la Top 10 a -9 sotto il par ci pensa il trio americano formato da Chad Campbell, Chris Kirk e Charles Howell III, con particolare riferimento alla strepitosa risalita del secondo in grado di recuperare la bellezza di 25 posizioni complice il -6 di oggi. Comincia a mostrare il suo reale valore anche il detentore del trofeo Jason Dufner (-7), bravo a completare il percorso in 66 colpi (-6) grazie ad un rendimento immacolato da sei birdie e zero bogey, anche se il ritardo accumulato dallo statunitense richiederà un ulteriore sforzo nei prossimi due giri per colmare il gap dalla vetta.

Malissimo, infine, l’unico azzurro presente al via Francesco Molinari (-2), la cui prova è stata colma di errori inusuali che lo hanno relegato al 92° posto distanziato di dodici colpi dal leader Swafford. Chicco, già sornione nella tornata inaugurale, è andato addirittura un colpo sopra il par complici quattro sanguinosissimi bogey, ad ulteriore testimonianza di un tracciato da prendere davvero con le molle. Sarà durissima ora per il fuoriclasse italiano inserirsi nelle posizioni che contano, ma provarci è d’obbligo, al fine di non rendere inutile un weekend partito con bel altre aspettative.

simone.brugnoli@oasport.it

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Foto: Profilo Twitter PGA Tour

 

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