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Ginnastica, cosa ci regalerà il 2017? Tra Europei, Mondiali, nuovo Codice dei Punteggi e niente squadre

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Sarà un 2017 particolarmente intenso per la ginnastica artistica. Tante gare e tanta carne al fuoco nella nuova stagione che dà il via al quadriennio che condurrà alle Olimpiadi di Tokyo 2020.

Cambia il codice dei punteggi e le squadre non saranno protagoniste nell’anno nuovo: sono queste le novità principali che ci faranno compagnia nei prossimi 12 mesi. Dimentichiamoci dei Team Event fino al 2018 quando ai Mondiali verranno anche assegnati i primi pass per i Giochi Olimpici.

Sono due gli appuntamenti più importanti del 2017. Gli Europei torneranno in Romania dopo mezzo secolo: la massima rassegna continentale si disputerà a Cluj-Napoca dal 19 al 23 aprile. La Nazione ospitante è in grandissima difficoltà, non si è qualificata alle Olimpiadi dopo 40 anni di successi e proverà a sfruttare l’evento casalingo per rinascere, magari con la rientrante Larisa Iordache che avrà grande voglia di rivalsa. Aliya Mustafina sarà la grande assente, tante big hanno scelto di prendersi un momento di pausa e salteranno alcune gare.

 

Occhi puntati soprattutto sui Mondiali che si disputeranno a Montreal dal 2 all’8 ottobre. La rassegna iridata assegnerà soltanto medaglie individuali, la metropoli canadese è pronta per tornare al centro dell’attenzione grazie alla Polvere di Magnesio, come 41 anni fa quando Nadia Comaneci (madrina dell’evento) si rivelò al mondo durante le Olimpiadi del 1976.

Si cerca la nuova Campionessa del Mondo. Simone Biles non sarà infatti ai nastri di partenza proprio come altre big a stelle e strisce. Gli USA riusciranno a mantenere il titolo a casa loro (l’ultima non americana a vincerlo fu Aliya Mustafina nel 2010) oppure subiranno lo smacco da alcune avversarie? Nelle varie specialità chi si prenderà lo scettro? Mancano ancora dieci mesi ma la mente delle ginnaste è già verso i Mondiali dove chissà se vedremo anche l’imbattibile Kohei Uchimura a caccia dell’ennesima consacrazione dopo sei titoli mondiali consecutivi e due Olimpiadi.

 

L’Italia proverà a recitare un ruolo da protagonista affidandosi alle sue veterane e alle giovani che proveranno ad emergere. Dopo le zero medaglie delle ultime due stagioni a livello internazionale (escluso il bronzo di Erika Fasana all’American Cup) urge risalire prontamente, anche se i progressi a livello tecnico si sono visti.

Il nostro calendario sarà molto fitto. La Serie A non si svolgerà nell’arco di due mesi tra febbraio e aprile ma coprirà l’intero anno: partenza il 25 febbraio a Torino, poi il pienone di Roma previsto per l’8 aprile, la novità della tappa estiva ad Ancona (10 giugno) e la chiusura il 16 settembre in sede da definire.

Ogni prova svolge così il ruolo di preparazione per l’appuntamento internazionale successivo. Nella capitale si definirà la squadra per gli Europei, nelle Marche si sarebbe dovuto selezionare il quintetto per i Giochi del Mediterraneo (cancellati a calendari già stilati), a settembre si definiranno le quattro individualiste per i Mondiali per cui avranno un’importanza capitale anche gli Assoluti (a Perugia il 2-3 settembre, in concomitanza con i Mondiali di ritmica a Pesaro, scelta mediaticamente sbagliata).

 

La Coppa del Mondo inizierà ad avere importanza nei prossimi anni perché assegnerà i pass olimpici, quindi bisognerà farci l’abitudine. L’American Cup (a Newark il 4 marzo) ha sempre il suo prestigio, poi la Deutscher Pokal a Stoccarda e il Grand Prix a Londra. Il circuito di specialità prevede invece quattro prove spalmate nel corso dell’intera stagione.

 

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