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Tennis, il ritorno di Roger Federer: “Mi sento ringiovanito e sono convinto di avere ancora delle chance per vincere”

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Dopo un lungo digiuno di sei mesi dall’agonismo puro dei campi da tennis, ritorna “Sua Maestà” Roger Federer. Il fenomeno svizzero sarà al via infatti della Hopman Cup (1-7 gennaio), torneo per nazioni a Perth (Australia), per arrivare pronto al primo Slam dell’annata, vale a dire gli Australian Open (16-29 gennaio). Un momento tanto atteso dai fans dello svizzero ed anche dagli appassionati neutrali che non vedevano proprio l’ora di rivedere Roger (attualmente n.16 ATP), ripensando a quella sfortunata semifinale di Wimbledon persa contro Milos Raonic.

Ho riposato per sei mesi ed ora il mio fisico è come ringiovanito, mi sento di nuovo fresco” – riporta il Corriere dello Sport – Al mio fisico serviva più tempo, più di quanto immaginassi, e anche mentalmente ne avevo più bisogno di quanto immaginassi”.

All’età di 36 anni, Federer è ancora innamoratissimo dello sport con racchetta e pallina ma la domanda è sempre la stessa: sarà ancora competitivo? La risposta del fenomeno di Basilea non lascia troppo spazio alle interpretazioni: “Sono convinto di avere delle chance, e sto lavorando proprio per questo. In Australia ci sono andato vicino negli anni scorsi (nel 2016 raggiunse le semifinali sconfitto da Novak Djokovic), ma solo il tempo potrà dircelo”.

In merito a chi ha dominato gli ultimi anni, ovvero Djokovic ed Andy Murray (attuale n.1 del ranking), l’opinione del rossocrociato è piuttosto chiara: Andy aveva già vinto molti titoli importanti, fra i quali Wimbledon, tutti si aspettavano che prima o poi arrivasse anche al numero 1. Mi ha sorpreso piuttosto il fatto che ci sia rimasto fino alla fine del 2016, perchè una cosa è essere in vetta per una settimana, un’altra restarci alla chiusura della stagione. Quindi ho il massimo rispetto per lui. Però sono convinto che Djokovic prima o poi nel 2017 tornerà al vertice, anche se non sarà facile difendere tutti i punti a inizio dell’anno. Prevedo, dunque, una lotta testa a testa negli ultimi sei mesi, per Andy sarà fondamentale non infortunarsi”.

Categorico poi lo svizzero sui controlli antidoping ritenuti decisamente insufficienti: Con tutto il denaro che produce, il tennis dovrebbe spendere di più per lottare contro il doping. In passato ci sono stati problemi economici perchè i test contano molto, e non so dire con esattezza come potrebbero essere reperiti i fondi, ma sono convinto che sia possibile. Sarei molto contento di vedere più controlli durante la pausa invernale, quando tutti i tennisti si impegnano più duramente nella preparazione fisica. E soprattutto vorrei che i test fossero effettuati ovunque, non solo in certi Paesi” – l’affondo finale di Roger.

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto da profilo twitter Wimbledon

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