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Nuoto, Mondiali Windsor 2016: Federica Pellegrini ed il tabù della vasca corta da sfatare

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Dove eravamo rimasti? L’Olympic Aquatics Stadium di Rio de Janeiro e una Federica Pellegrini incredula, disorientata da quel quarto posto nei 200 stile libero, inspiegabile per la forma e la sostanza. Una delusione enorme, unico pezzo fuori posto di un puzzle che rasentava la perfezione. Rabbia, delusione hanno portato la “Divina” a prolungare la sua amata “agonia” nelle acque di tutto il mondo perchè lei non può concludere così.

Ed eccoci a Windsor (Canada), nei mai tanto considerati Mondiali di vasca corta, prima tappa di un percorso ambizioso targato Tokyo 2020. La piscina da 25 metri nordamericana sarà il palcoscenico di una nuova esibizione della campionessa di Spinea. Si comincerà subito coi fuochi d’artificio: 200 sl e la sfida alla lady di ferro Katinka Hosszu, atleta infinita e poliedrica. 

Il confronto sarà per cuori forti tra due nuotatrici che, in modi diversi, hanno caratterizzato lo sport natatorio nazionale ed internazionale. La scalata per l’azzurra è di quella impervie non solo per la qualità dell’avversaria, fenomenale ancor di più in vasca corta, ma anche per la tradizione. Mai Federica è riuscita ad imporsi in una rassegna iridata nella piscina non olimpica. Un rapporto difficile dettato in parte dalla scarsa attenzione (in passato) dell’italiana nei confronti di questa competizione ed anche per le peculiarità della veneta scarsamente esaltate nel susseguirsi rapido di subacquee e virate.

Tuttavia, quest’oggi la gara avrà un sapore diverso. La 28enne nostrana vorrà sfatare questo tabù, interpretando al meglio possibile la competizione senza remore o tatticismi, dando tutto se stessa. Sarà questo il comandamento recitato più e più volte nella sua testa poco prima di tuffarsi in acqua. Del resto la distanza è sempre stata per la Pellegrini un simbolo di rinascita da momenti assai complicati.

E’ tempo dunque di porre in un cassetto l’amarezza brasiliana e iniziare un nuovo percorso. Le avversarie a Cinque Cerchi non vi saranno (Katie Ledecky, Sarah Sjoestroem ed Emma McKeon) e gli scenari conseguenti imprevedibili. Potremo aspettarci qualsiasi cosa, sognando di ascoltare l’Inno di Mameli fin da questo day 1.

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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