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Formula 1

F1, Sergio Marchionne: “Nel 2016 fatta una figuraccia. Prendiamo Antonio Giovinazzi perchè è un ottimo pilota!”

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Tante novità esposte dal Presidente della Ferrari Sergio Marchionne nel tradizionale pranzo di Natale con la stampa specializzata. Il n.1 del Cavallino Rampante ha spaziato dai temi di questo campionato al futuro, confermando anche un’indiscrezione circolata ieri e che nella giornata odierna ha trovato conferma: Antonio Giovinazzi sarà il terzo pilota della Rossa.

Nel 2016 abbiamo fatto una figuraccia dicendo che avevamo raggiunto la Mercedes. Poi, dopo l’errore di strategia alla prima gara in Australia, siamo andati in calandoha ammesso Marchionne (fonte Gazzetta dello Sport) – Il vero problema è che non abbiamo migliorato. La Red Bull invece lo ha fatto. Ho sbagliato io, ora aspettiamo il 2017. Sono certo che arriveranno i risultati, altrimenti ne risponderò io e potrete criticarmi” – ha dichiarato il Presidente della Rossa guardando a ciò che è stata la stagione appena trascorsa dalla Scuderia nel Mondiale di F1.

In merito al vice campione del mondo della GP2, il massimo dirigente di Maranello non si è nascosto confermando il ruolo di terzo driver e precisando: “Non prendiamo Giovinazzi per emulare l’esempio di Max Verstappen, che è un caso unico. Lo prendiamo perché è un ottimo pilota e la Ferrari bisogno di giovani pronti a entrare”.

Marchionne ha poi chiarito che rassicurazioni al 100% per il 2018 circa i due piloti ufficiali ancora non ve ne sono: “Per quanto riguarda i titolari è tutto in ballo. Ho visto il Raikkonen migliore di sempre, ma non so se vorrà andare oltre il 2017. Del rinnovo di Vettel è presto per parlare perché prima deve trovarsi bene con la macchina dell’anno prossimo. Noi dobbiamo dargli auto competitiva, lui deve guidare sereno”.

In merito ai mali atavici della Rossa, la ricetta del Presidente del Cavallino Rampante è quella di organizzare la struttura della squadra, facendo in modo che i reparti possano comunicare in modo funzionale: “Paddy Lowe? Gli abbiamo detto che eravamo coperti. Voi cercate sempre l’eroe, ma bisogna investire sulla struttura che abbiamo. Con Mattia Binotto dall’estate la situazione è cambiata. Non ho rimpianti. L’anno scorso sullo sviluppo della macchina ne sapevo molto meno di quanto ne sappia oggi, il livello di trasparenza in Scuderia era molto diverso, era frutto di una gestione gerarchica che di fatto bloccava il flusso di informazioni”.

A chiosa il n.1 della Ferrari ha espresso il suo parere circa il paventato tetto investimenti che la Liberty Media, colosso delle telecomunicazioni che ha in mano la F1, vorrebbe introdurre: “Limitare le spese è un principio nobile ma utopistico per la F1 specie contro Case come squadre come Mercedes e Renault ha dichiarato – Sto cercando di date rigore finanziario. Non dico quanto spendiamo se no i colleghi del GT mi impiccano. Non vincere spendendo quelle cifre fa davvero girare le balle. Liberty li conosco. Capiscono il business in modo diverso da Bernie, che rispetto per quello che ha fatto, ma avevamo bisogno di cambiare. Con Liberty, che si rivolgerà di più l’attenzione alla ricerca del pubblico, le cose andranno meglio. Ci sarà più collaborazione con i team. Poi l’impegno della Ferrari oltre il 2020, quando scadrà il Patto della Concordia, sarà tutto da negoziare“.

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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