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Tennis, la difficile missione di Tathiana Garbin: valorizzare le giovani e recuperare Camila Giorgi

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Il tennis femminile italiano sta vivendo una difficile fase di transizione. La scelta della Federazione di affidare la panchina della squadra di Fed Cup alla ex top 20 Tathiana Garbin, che negli ultimi anni ha lavorato con i giovani prospetti made in Italy, è alquanto significativa. Con Flavia Pennetta divenuta moglie e forse coach del buon Fabio Fognini, Francesca Schiavone sulla via del meritato tramonto, Roberta Vinci indecisa sul continuare o meno la sua brillante carriera, e Sara Errani alle prese con il disperato tentativo di rientro ai vertici, la situazione è davvero complicata per il nuovo capitano.

Garbin dovrà necessariamente puntare sulle giovani, magari affiancandole nelle prime uscite ad Errani e Vinci. Cerchiamo di capire chi potrà far parte della nuova Italia di Fed Cup, che dovrà cercare immediatamente di rientrare nel Gruppo Mondiale.

Guardando prettamente il ranking, troviamo Martina Trevisan alla posizione numero 236. 23 anni esatti, in questa stagione ha portato a casa due successi a livello ITF (Santa Margherita di Pula e Bagnatica), entrambi su terra. Paradossalmente è però il torneo di Biarritz ad essere più significativo. Partita dalle qualificazioni, Martina è giunta in finale perdendo solamente un set, battendo la numero 68 del ranking Pauline Parmentier. A suo agio principalmente su terra battuta, la sorella di Matteo è un ottimo prospetto su cui puntare.

Ancor più promettente Jasmine Paolini. Classe 1996, l’azzurra, attuale numero 245 del ranking WTA, nel 2016 ha trionfato nel torneo ITF di Santa Margherita di Pula 2 (terra), raccogliendo poi la semifinale ad Imola (veloce outdoor), e le finali a Bad Saulgau (terra), Mamaiu (terra) e Clemont-Ferrand (cemento indoor). Importante la sua programmazione. Non solo terra rossa, ma il tentativo, coadiuvato da qualche ottimo picco, di acquisire confidenza con le superfici veloci.

Importanti anche le possibilità di Jessica Pieri. Appena 19enne, numero 283 WTA, la tennista italiana ha iniziato questo 2016 da numero 494. Vittoriosa a Sassuolo (terra) e Mamaiu (terra), ha raccolto inoltre la finale a Beinasco (terra indoor), le semifinali a Bad Saulgau (terra), ed i quarti a Sofia (terra) e Podgorica (terra). Il futuro è dalla sua parte.

Tre ragazze indubbiamente interessanti, dalle caratteristiche differenti. Paolini, grazie alle prequalificazioni ed agli inviti federali, si è già affacciata nell’importante palcoscenico del Foro Italico meritando applausi in un suo incontro con la rumena Monica Niculescu. Trevisan, ferma per 4 anni dal 2009 causa infortuni e trauma da salto di categoria, sembra aver finalmente ritrovato voglia e tranquillità psicofisica utile ad alimentare una sua seconda carriera. Elegante, dal tennis pulito, con l’aiuto della buona sorte potrà finalmente togliersi qualche soddisfazione in giro per il mondo. Pieri, se ben indirizzata, saggiamente programmata, e coadiuvata da coach e staff di livello, potrebbe proiettarsi a breve nella top 100.

Garbin ha indubbiamente ottimo materiale su cui lavorare e costruire l’Italia del futuro, senza dimenticare Camila Giorgi. La tennista di Macerata a 25 anni sta vivendo una difficile fase della sua carriera. Bisogna recuperare in fretta il tennis debordante della marchigiana, limando poi le tensioni tra clan e Federazione.

Insomma, buon lavoro Tathiana!

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ciro.salvini@oasport.it

 

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