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Doping

La tenda ipobarica resta vietata in Italia. Ipotetica liberalizzazione frutto di un equivoco

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Tre giorni fa negli ambienti sportivi era circolata la voce che la pratica della tenda ipobarica non fosse più vietata nel nostro Paese e l’utilizzo consentito (clicca qui per saperne di più)

La notizia circolata durante il recente convegno di medici sportivi a Faenza è stata generata da un equivoco. Nell’allegato 1 del decreto ministeriale del 7 luglio 2016, pubblicato poi nella Gazzetta Ufficiale ad agosto, in una prima lista non viene menzionata l’adozione di questa particolare camera. Ciò ha fatto credere che vi fosse la liberalizzazione della stessa. Poco dopo però, nel documento, viene precisato che è proibito l’uso di “pratiche ipobariche-ipossiche” e pertanto, a differenza di molte altre nazioni, tale espediente non è consentito.

“L’Italia non cambia la propria linea, ritenendo il ricorso alla tenda ipobarica pericoloso per la salute” – queste le parole del Presidente della Commissione Federale Antidoping Pino Capua che ha dunque ribadito con forza la presa di distanza italiana, in qualità di autorità vigilante sull’adozione della legge 376 (quella che nel 2000 trasformò il doping in un reato penale).

Ma come funziona questa strumentazione? Una miscela di azoto viene introdotta attraverso un apposito apparecchio nella tenda chiusa ermeticamente per ricreare le condizioni dell’altura e favorire il recupero fisico.

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto da wikipedia

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