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Atletica

Atletica, doping: pioggia di positività a Pechino 2008. C’è anche la russa Elena Slesarenko. A chi andrà il bronzo?

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Continuano i test del CIO sulle provette delle Olimpiadi di Pechino 2008. Con i metodi più moderni utilizzati per scovare i colpevoli, fioccano le positività…

Il nome più illustre tra i nuovi ‘pescati’ è quello della russa Elena Slesarenko. Campionessa olimpica ad Atene 2004 con il record nazionale di 2,06 metri (a soli 3 cm dal primato del mondo), la 34enne, che in Cina giunse quarta, è stata trovata positiva al turinabol, sostanza steroidea. E dire che proprio a Slesarenko sarebbe dovuta essere assegnata la medaglia di bronzo dopo la positività della connazionale Anna Chicherova. Chi salirà, dunque, sul podio olimpico otto anni dopo? Nemmeno la quinta classificata di allora! Anche l’ucraina Vita Palamar ha infranto il codice antidoping assumendo turinabol. A questo punto, il condizionale è d’obbligo, in gioco potrebbe tornare l’americana Chaunté Howard, che chiuse sesta.

Positivi anche altri nove medagliati dell’edizione cinese: l’ucraino Yurchenko (bronzo nell’asta), i russi Akkaev (bronzo -94 kg sollevamento pesi), Baroev (argento -120 kg lotta) e Lapikov (bronzo +105 kg sollevamento pesi), l’ucraina Davydova (bronzo -69 kg sollevamento pesi), i kazaki Graboetskaya (bronzo +75 kg sollevamento pesi), Mambetov (bronzo -96 kg lotta), Nekrassova (argento -63 kg sollevamento pesi) e l’azero Rahimov (argento -60 kg lotta greco romana).

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