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Volley maschile, Mondiali 2018 – Italia, già qualificata pronta per la festa in casa! L’analisi e le favorite degli altri gironi

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L’Italia organizzerà i Mondiali 2018 di volley maschile insieme alla Bulgaria e per questo motivo la nostra Nazionale è già qualificata alla manifestazione. Gli azzurri dovranno riscattare la pessima rassegna iridata del 2014 e si presenteranno come una delle formazioni favorite.

Il percorso di qualificazione non riguarderà Birarelli e compagni che così non dovranno scendere in campo dal 23 al 28 maggio 2017 per staccare il pass. Un vantaggio non da poco al termine di una stagione per club davvero massacrante. Resta ancora da decidere quali saranno le città che ospiteranno i Mondiali: si parla di Verona come sede del match inaugurale all’Arena, Milano ha chiesto un girone, la fase finale dovrebbe essere a Torino ma è ancora tutto da definire ufficialmente.

La Polonia Campionessa del Mondo in carica è qualificata di diritto. Il nuovo regolamento della FIVB ha esentato la squadra detentrice del titolo dalle eliminatorie. Una scelta condivisibile anche se sarebbe stato bello vedere i biancorossi impegnati fin dall’inizio.

Al pari dell’Italia, anche la Bulgaria è già qualificata ai Mondiali. Al momento l’unica squadra che ha staccato il pass sul campo è il Brasile in virtù del titolo sudamericano conquistato lo scorso anno.

 

Questa la distribuzione per continenti dei 24 posti a disposizione:

Campioni del Mondo: 1

Paesi organizzatori: 2

Europa: 7 (oltre a Italia, Bulgaria e Polonia):

Sudamerica: 2

Nord e Centro America: 5

Asia e Oceania: 4

Africa: 3

 

Ieri è stato effettuato il sorteggio dei gironi di qualificazione ai Mondiali 2018 per quanto riguarda l’Europa. Analizziamo nel dettaglio la situazione, ricordando che le vincitrici dei gironi staccheranno direttamente il pass.

 

POOL A:

Un girone di ferro! La Francia Campione d’Europa in carica e quarta ai Mondiali 2014 parte con tutti i favori del pronostico ma dopo la delusione delle Olimpiadi 2016 non dovrà dare nulla per scontato. Lo squadrone guidato da Ngapeth, Rouzier, Toniutti, Kevin Le Roux, Grebennikov giocherà di fronte al proprio pubblico ma il match contro l’ostica Germania (remake della finalina del 2014) sarà tutt’altro che facile: Fromm, Kaliberda, Grozer, Schwarz e compagni sono temibili, solidi in tutti i fondamentali. Un autentico dentro e fuori per entrambe le formazioni che costringerà una delle due a passare dal torneo di ripescaggio.

Attenzione a non sottovalutare la Turchia, squadra in grado di sgambettare anche le grandi. Ucraina, Azerbaijan e Islanda sono sulla carta dei semplici comprimari.

 

POOL B:

L’Olanda nobile decaduta dovrà sudarsi il pass ma poteva andarle decisamente peggio. L’accoppiamento con la Slovacchia è fattibile, la Grecia di Djuric è il terzo incomodo in un girone comunque abbastanza equilibrato sulla carta e che potrebbe regalare delle sorprese sia per il successo finale che per il secondo posto. Qualità che tende verso il basso considerando la presenza dell’Austria, del Lussemburgo e della Moldavia.

 

POOL C:

Uno dei gironi più interessanti perché la Slovenia di Andrea Giani (sarà ancora lui alla guida della Nazionale nel 2017?) se la dovrà vedere con il Belgio. I sorprendenti vicecampioni d’Europa contro i Red Dragons, due squadre sulla carta molto vicine tra loro sotto il profilo tecnico ma con gli slavi che avranno il vantaggio del campo. Urnaut, Cebulj, Gasparini, Sket se la dovranno vedere con Van De Voorde, Verhees, Deroo: sarà una delle sfide più curiose di tutte le qualificazioni.

Le due favorite del raggruppamento non dovranno però dare per scontato il fatto di giocarsi il pass nello scontro diretto perché il Portogallo di Ferreira può risultare scomodo. Completano il girone le deboli Lettonia, Israele e Georgia.

 

POOL D:

Tutto apparecchiato per la passeggiata della Russia, squadrone che con il nuovo CT (Alekno lascerà) non avrà problemi a vincere il raggruppamento. Ci saranno degli aggiustamenti in rosa ma con i vari Mikhaylov, Ashchev, Volvich, Volkov non dovrebbero esserci particolari problemi per avere la meglio di Estonia, Montenegro e Romania che lotteranno tra loro per la seconda piazzi (baltici favoriti ma gli slavi promettono battaglia). L’Ungheria sembra un gradino dietro alle altre formazioni, ci sarà la prima volta del Kosovo.

 

POOL E:

Verrebbe da scrivere “idem come sopra”. La Serbia vincitrice dell’ultima World League non può avere problemi in un girone del genere in cui si fatica a trovare una degna rivale sulla lunga distanza. È vero che gli slavi sono altalenanti e a volte regalano dei colpi di scena ma sembra impossibile che i vari Atanasijevic, Kovacevic, Petric, Stankovic, Podrascanin, Lisinac, Starovic, Jovovic possano avere dei problemi contro la Croazia di Omrcen (la più papabile per il secondo posto), la Bielorussia, la Danimarca, la Svizzera e la Norvegia.

 

POOL F:

Sulla carta la più incerta di tutte anche se la Repubblica Ceca che organizzerà l’evento parte leggermente favorita sull’eterna Finlandia e sulla rediviva Spagna: si preannuncia grande equilibrio tra squadre di seconda fascia ma una avrà l’onore di partecipare al Mondiale! Alle loro spalla Svezia, Cipro e Irlanda del Nord.

 

Le seconde classificate dei vari gironi disputeranno un torneo di ripescaggio che assegnerà l’ultimo posto a disposizione per il Vecchio Continente. Bisogna avere la sfera di cristallo per provare a indovinare quali saranno le partecipanti. Proviamo ad elencare quelle più probabili: una tra Francia e Germania (A), una tra Olanda e Slovacchia (B), una tra Slovenia e Belgio (C), l’Estonia (D), la Croazia (E), una tra Repubblica Ceca e Finlandia (F). Molto plausibile, però, che l’ultima qualificata sarà una tra le seconde classificate delle Pool A e C.

 

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