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Golf, Ryder Cup 2016. Ai raggi X tutti i protagonisti dei team Europa e USA

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Due corazzate con caratteristiche profondamente differenti. La squadra europea e il team a stelle e strisce si presenteranno venerdì ai blocchi di partenza con ambizioni di vittoria suffragate da uno straordinario connubio tra giovani talenti e veterani, il meglio che questo sport può offrire attualmente sul panorama internazionale, eccezion fatta per gli australiani. I capitani Darren Clarke e Davis Love III hanno finalmente sciolto le riserve e si presentano con due gruppi fortemente rinnovati nella composizione ma non nella sostanza. Andiamo dunque a conoscere uno per uno i protagonisti della Ryder Cup 2016.

EUROPA

Rafa Cabrera Bello – Lo spagnolo è uno dei giocatori più costanti del panorama internazionale e negli ultimi sette anni è finito fuori dalla top 60 soltanto una volta, a Dubai. In carriera vanta due successi nell’European Tour, l’Austrian Golf Open 2009 e l’Omega Dubai Desert Classic 2012.

Matthew Fitzpatrick – Astro nascente del golf europeo, dopo aver dominato tra gli amateurs tra i quali è stato leader della classifica mondiale per 21 settimane, il 22enne inglese ha conquistato un memorabile successo nel torneo di casa al British Masters 2015, bissato dal Nordea Master nello scorso mese di giugno.

Sergio Garcia Fernández – Alla sua settima Ryder Cup, il veterano iberico ha già conquistato 20,5 punti nel prestigioso torneo ed è stato il secondo giocatore dopo Ian Woosnam a conquistare tutti e quattro i punti dei suoi foursomes e fourball nella Ryder del 2006. Lo spagnolo vanta in carriera 11 vittorie nell’European Tour e nel 2016 si è piazzato tra i primi cinque sia allo US Open che all’open Championship.

Martin Kaymer – Il tedesco è stato l’eroe della Ryder Cup 2012, vinta dall’Europa in rimonta grazie al suo “six-foot putt” contro Steve Stricker. Nel suo curriculum figurano due Major, il PGA Championship 2010 e lo US Open 2014.

Rory McIlroy – Recente dominatore della FedEx Cup, si presenta ai nastri di partenza in forma smagliante dopo una stagione a tratti complessa. Da anni è un punto fermo dell’Europa nella Ryder Cup e nel 2014 è stato fondamentale per il trionfo del suo team nella sua migliore stagione della carriera, in cui ha vinto anche l’Open Championship e il PGA Championship.

Thomas Pieters – Giovanissimo rookie scelto da Clarke tramite wild card, il belga ha già vinto in carriera tre tornei dell’European Tour dopo una lunga militanza in America tra gli amateurs, in cui ha tenuto testa a Jordan Spieth.

Justin Rose – Il campione olimpico in carica ha scritto una pagina di storia a Rio, dove il golf è tornato disciplina a cinque cerchi dopo 112 anni. Galvanizzato dalla medaglia d’oro, il britannico ha intenzione di emulare le imprese compiute nel 2012, quando fu protagonista del “Miracolo a Medinah” battendo nel singolo Phil Mickelson, e nel 2014, quando rimase imbattuto nei primi due giorni conquistando quattro punti su cinque in coppia con Stenson.

Henrik Stenson – Eletto Champion Golfer of the Year, a 40 anni suonati lo svedese si è tolto la soddisfazione di vincere l’Open Chapmionship 2016 con il punteggio migliore mai realizzato in un Major (-20 sotto il par) e vanta nel suo curriculum 11 vittorie nell’European Tour e 5 nel Pga Tour.

Andy Sullivan – Esordiente in Ryder Cup, ha svolto un ruolo fondamentale ad inizio anno con tre vittorie su tre nella Coppa EurAsia e possiede in bacheca tre trofei dell’European Tour.

Lee Westwood – Decima partecipazione consecutiva alla Ryder Cup e sette vittorie all’attivo finora. Il 43enne veterano britannico è il leader carismatico del gruppo, anche se non ha mai vinto un Major in carriera. I 39 trofei, tra cui 22 dell’European Tour, rappresentano comunque una testimonianza notevole della sua straordinaria qualità.

Danny Willett – Il 2016 è un anno memorabile per l’inglese, reduce dai trionfi nell’EurAsia Cup, nell’Omega Dubai Desert Classic e soprattutto nel’Augusta Masters. Secondo alle spalle di Molinari nell’ultimo Open d’Italia, il britannico ha tutte le carte in regola per stupire anche nella Ryder Cup.

Chris Wood – La sua vittoria nel BMW PGA Championship gli ha garantito la sua prima convocazione a 28 anni. Ha contribuito anche al comodo successo del suo team nell’EurAsia Cup.

USA

Rickie Fowler – Il talento americano, noto per i suoi vestiti sgargianti, ha ricevuto la wild card grazie alla sua continuità di rendimento che nel 2014 gli ha consentito di piazzarsi tra i primi cinque in tutti i Major stagionali.

J.B. Holmes – Una sola apparizione in Ryder Cup nel 2008 e un successo all’attivo. Il campione statunitense vanta due vittorie nel PGA Tour dopo un delicato intervento al cervello subito nel 2011 a soli 29 anni. Nel 2016 ha concluso al quarto posto l’Augusta Masters e al terzo posto l’Open Championship.

Dustin Johnson – Numero due al mondo nel ranking, ha vinto quest’anno lo US Open ad Oakmont ed ha sfiorato il trionfo nella FedEx Cup dopo aver portato a casa il BMW Championship.

Zach Johnson – A 40 anni parteciperà alla sua quinta Ryder Cup dopo aver perso le prime quattro. Solido e continuo nel suo rendimento, ha conquistato due Major in carriera e il suo contributo di esperienza può risultare fondamentale per gli equilibri della Ryder.

Brooks Koepka – Il muscoloso golfista statunitense è l’unico rookie qualificato di diritto nel team a stelle e strisce, grazie alla sua costanza di rendimento palesata nel corso dell’intera stagione. Il suo peggior risultato nei grandi tornei è stato un 13° posto nello US Open.

Matt Kuchar – Alla quarta partecipazione consecutiva in Ryder Cup, l’americano è uno specialista del fourball e di recente si è tolto la soddisfazione di portare a casa la medaglia di bronzo a Rio.

Phil Mickelson – Undici partecipazioni alla Ryder Cup. Non si tratta di un semplice giocatore di golf, ma di un’autentica leggenda. Eppure soltanto in due occasioni il 46enne fuoriclasse si è portato a casa il trofeo. Rivale storico di Tiger Woods, vanta anche 5 Major in carriera.

Ryan Moore – La sorpresa dell’ultim’ora rappresenta anche uno degli atleti più in forma del panorama internazionale. Quattro volte tra i top 10 nelle ultime sei apparizioni sul green, il giovane rookie, selezionato in extremis da Davis Love III, ha tenuto testa fino in fondo ad un superbo McIlroy nel recente Tour Championship.

Patrick Reed – Fantastico interprete dei “match play”, è stato il migliore tra le fila statunitensi nel 2014. Nell’anno in corso ha vinto il The Barclays e si è piazzato settimo al termine della FedEx Cup.

Brandt Snedeker – Sfortunato protagonista della disfatta di Medinah, ha tutta l’intenzione di ricambiare la fiducia di cui gode da parte del capitano Davis Love III. I tre “top 3” nei primi tornei stagionali gli hanno garantito la qualificazione alla Ryder Cup.

Jordan Spieth – A soli 23 anni è già il numero 4 al mondo e nel 2015 ha portato a casa due Major, l’Augusta Masters e lo US Open. Spieth ha disputato un’ottima Ryder nel 2014 e possiede tutte le carte in regola per vincere il trofeo da assoluto protagonista.

Jimmy Walker – Sei vittorie nel PGA Tour e il suo primo Major nel 2016, il PGA Championship, rappresentano un prestigioso biglietto da visita per presentarsi ai blocchi di partenza tra i più temibili interpreti della specialità.

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Foto: Twitter Ryder Cup Team EUR

 

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