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Tuffi, Olimpiadi Rio 2016: Noemi Batki vuole rimanere tra le grandi della piattaforma

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Ottava alle Olimpiadi di Londra 2012 con il podio distante meno di dieci punti e vincitrice di una medaglia d’oro, tre d’argento e due di bronzo agli Europei, Noemi Batki non ha mai avuto un grande rapporto con le lunghe eliminatorie che si svolgono dalla piattaforma femminile durante le manifestazioni più importanti.

Poi però ai Mondiali di Kazan del luglio 2015, dopo la parziale delusione per aver mancato un titolo che sembrava alla portata a Rostock (e con esso il pass diretto per Rio), la 28enne triestina ha dimostrato lucidità e sangue freddo, saltando al meglio sia nel primo turno che in semifinale e chiudendo 12esima – probabilmente con un mix di stanchezza e appagamento dopo aver ottenuto la qualificazione olimpica – in finale.

Lo stesso risultato si è ripetuto a febbraio in Coppa del Mondo, una conferma da un lato “agevole” senza la pressione di dover far bene a tutti i costi – ciò che in passato l’ha sempre frenata – ma dall’altro più che confortante in vista di Rio, l’unico vero obiettivo della stagione e, per questo, l’appuntamento da preparare nella miglior forma possibile. Che ovviamente non era quella.

Eppure l’ottimismo intorno a Noemi Batki è stato bruscamente interrotto da una primavera complicata: un infortunio e un “litigio” psicologico con l’avvitamento indietro hanno improvvisamente complicato l’avvicinamento al Brasile della talentuosa azzurra, che difficilmente avrebbe potuto lottare per il podio ma quanto meno sarebbe stata da potenziale top 10. Agli Europei di Londra a maggio, in crescita, ha chiuso settima senza rimpianti. Poi ha vissuto la “mazzata” del quarto posto nel sincro misto con Maicol Verzotto, ma agli Assoluti di Roma a giugno si è presa un bel bronzo con un buon punteggio, 324.08.

Oggi alle 20 italiane a Rio 2016 si svolgerà proprio l’eliminatoria della piattaforma femminile: in 28 salteranno a caccia dei primi 18 posti per la semifinale. L’anno di Noemi Batki è stato travagliato, impossibile caricarla di responsabilità anche perché non ha disputato la gara individuale al recente Grand Prix di Bolzano, ma pensando un tuffo alla volta qualsiasi paura può essere superata. Perché le qualità ci sono.

 

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francesco.caligaris@oasport.it

Twitter: @FCaligaris

Foto da: Paolo Maria Sacchi/Ag. Visconti

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