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Tiro con l’arco, il post Rio 2016: Sartori-Boari-Mandia il futuro è vostro!

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Grintose, giovani e spavalde.

Tutte e tre alla loro prima Olimpiade eppure già vicine ad una storica medaglia.

Sono le ragazze della nazionale femminile di tiro con l’arco, che si sono comportate assai bene in quel del Sambodromo di Rio de Janeiro.

Guendalina Sartori, Lucilla Boari e Claudia Mandia possono rappresentare un futuro radioso e duraturo per l’arceria azzurra nei prossimi anni.

L’età è dalla loro: la veneta infatti è nel pieno della maturità agonistica, con i 28 anni appena compiuti, mentre la mantovana non ha ancora vent’anni ed infine la campana è classe 1992.

Arrivare quarte nella gara a squadre, viste tutte le vicissitudini capitate fra semifinale e finale per il bronzo, può essere vista come una grande occasione persa ma con il tempo le portacolori del Bel Paese riusciranno a metabolizzare quanto successo in Brasile riproponendosi già dall’anno prossimo ad alti livelli potendo insediare tutte le potenze mondiali ad eccezione forse dell’imbattibile Corea del Sud.

Rio come un punto di partenza da cui poter ulteriormente migliorare e trasferire questa voglia e questa esperienza anche nei tabelloni dei tornei di singolare, dove invece alle tre manca ancora qualcosa.

Ma il futuro non può che essere roseo, anche perchè la concorrenza interna spinge; con altri talenti agguerritissimi e desiderosi di poter indossare la maglia azzurra.

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michele.cassano@oasport.it

Foto: World Archery Credit

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