Seguici su

Arco

Tiro con l’arco, il post Rio 2016: dopo cinque Olimpiadi non arriva la medaglia. Ma il futuro…

Pubblicato

il

Da Atlanta 1996 a Londra 2012 il tiro con l’arco aveva sempre contribuito con una medaglia al bottino olimpico italiano, ma a Rio è arrivato lo stop.

Uno “zero” per certi versi preventivabile alla vigilia, ma il futuro delle nazionali lascia comunque ben sperare in vista del prossimo quadriennio.

La squadra maschile ha mostrato un Mauro Nespoli ormai sempre più leader e capace di arrivare ai quarti di finale nel torneo individuale, così come un David Pasqualucci (classe 1996) che al debutto olimpico si è “permesso” di arrivare in terza posizione nel ranking round di apertura dei Giochi e di passare il primo turno degli scontri individuali. La priorità diventa quindi lavorare su un terzo arciere da aggiungere ai due portacolori: Marco Galiazzo, uno dei più forti alfieri azzurri di tutti i tempi, anche a livello planetario assoluto, sembra infatti aver esaurito la parte migliore sua carriera al pari dell’altro titolatissimo veterano Michele Frangilli.

Il comparto femminile invece deve affrontare il problema opposto: quello di far crescere, a livello di esperienza, le tre rappresentanti arrivate a Rio de Janeiro.
La gara a squadre ha fatto registrare uno storico quarto posto – miglior risultato di sempre per le ragazze a livello olimpico – che sarebbe potuto essere anche di livello più alto se un errore e della sfortuna non si fossero accanite contro Sartori, Boari e Mandia.
A livello individuale però, la musica è stata diversa: solo la “capitana” veneta è stata in grado di passare il primo turno, anche se non ci sono drammi da fare in casa Italia ricordano che Lucilla Boari è nata nel 1997 e Claudia Mandia nel 1992.

Dei sei elementi presenti alle Olimpiadi di Rio quindi oltre alle guide Nespoli (29 anni da compiere) e Sartori (28 anni appena fatti), si possono contare altri tre atleti sotto i 25 anni; il che dona un’ampia speranza di crescita al movimento per il futuro sperando che già da Tokyo 2020 l’arceria italiana possa tornare a regalare allori alla spedizione del Bel Paese sul suolo nipponico.

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

michele.cassano@oasport.it

Foto: World Archery Credit

Clicca per commentare

Tu cosa ne pensi?

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *