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Olimpiadi Rio 2016: Italia, top10 nel medagliere in bilico. Australia, Corea, Ungheria e Giappone fanno paura
L’Italia sta disputando un’Olimpiade entusiasmante, ben al di sopra delle previsioni della vigilia. Già 23 medaglie conquistate (24 considerando anche la finale raggiunta nel beach volley da Lupo-Nicolai), con 8 ori: basterà per confermarsi tra le magnifiche 10 del medagliere?
Come vedremo nel dettaglio, siamo in bilico. Probabile che 8 allori del metallo più pregiato, a differenza di Londra 2012, possano non bastare. Servirebbe il nono oro, il quale non darebbe comunque la certezza assoluta (che arriverebbe invece con il decimo). Calendario alla mano, tuttavia, il Bel Paese può contare su un unico atleta in grado di salire sul gradino più alto del podio: Frank Chamizo, atteso domenica nei -65 kg della lotta libera. L’italo-cubano, campione del mondo e d’Europa in carica, insegue il Grande Slam che lo consacrerebbe nella storia.
Al di là del caraibico, risulta difficile immaginare ulteriori ori azzurri. Certo, non sono impossibili, ma nel caso si concretizzassero, si tratterebbe di sorprese enormi. Pensiamo ad esempio agli sport di squadra, dove l’Italia respira il profumo di medaglia, pur non partendo favorita. Lupo-Nicolai dovranno scalare un Everest nel beach volley contro i padroni di casa brasiliani Alison-Bruno. Stesso discorso per la pallavolo: l’Italia ha sconfitto il Brasile nel girone preliminare, tuttavia dovrà probabilmente incontrarlo nuovamente per varcare le porte della leggenda. Oggi il Setterosa si gioca l’accesso alla finale della pallanuoto con la Russia, eppure tra le quattro semifinaliste gli Stati Uniti sembrano avere qualcosa in più. Il Settebello se la vedrà con la fortissima Serbia ed avrà bisogno di una partita perfetta. Speranze di medaglia, ma non di oro, anche nella marcia femminile, nel pentahlon, nella ginnastica ritmica e nella maratona con Daniele Meucci. Ricapitolando: l’Italia, per puntare al nono trionfo, dovrà affidarsi a Frank Chamizo, oppure sperare in grandi sorprese non preventivabili alla vigilia.
A questo punto, per restare nella top10, gli azzurri devono seriamente iniziare a guardarsi le spalle. Vediamo da dove proverranno le principali insidie.
OLANDA
E’ la grande rivelazione di queste Olimpiadi e, salvo cataclismi, tornerà tra le prime dieci del medagliere dopo 16 anni. Già appaiati all’Italia come numero di ori (8), gli orange potranno ancora contare su carte importantissime come Dafne Schippers (200 metri atletica), la favoritissima nazionale femminile di hockey prato, la pallamano femminile, l’equitazione (salto individuale ed a squadre), la bmx e Sifan Hassan (1500 metri atletica). Possono arrivare a quota 11-12 ori.
Percentuale di concludere davanti all’Italia: 75%
FRANCIA
I transalpini, per ora, hanno un oro in meno rispetto all’Italia, ma un numero maggiore di argenti. Possono mettere la freccia nei giorni conclusivi: da oro Estelle Mossely e Tony Yoka nella boxe, Yohann Diniz nella 50 km di marcia, Mahiedine Mekhissi nei 3000 siepi, pallamano maschile (favoritissimi), senza dimenticare equitazione, mountain bike, pentathlon e bmx. Con 12-13 ori potenziali, i cugini d’Oltralpe sembrano davvero fuori portata e da non considerare in ottica azzurra.
Percentuale di concludere davanti all’Italia: 90%
AUSTRALIA
Una delle compagini su cui fare la corsa. Gli aussie viaggiano con un oro ed un argento meno dell’Italia. Non hanno però tanti assi da calare. Sicuramente Jared Tallent sarà tra i grandi favoriti della 50 km di marcia, poi Sam Willoughby nella bmx. Non si intravedono altre concrete chance di vittoria. Possono comunque arrivare a quota 9 e superare l’Italia, qualora gli azzurri non riescano a conquistare ulteriori titoli olimpici.
Percentuale di concludere davanti all’Italia: 45%
GIAPPONE
Una brutta gatta da pelare, forse impossibile da contenere. I nipponici hanno un oro in meno rispetto al Bel Paese e gli argenti non preoccupano. Tuttavia dalla sola lotta femminile possono giungere almeno due titoli, forse anche tre. Matsumoto-Takahashi si giocheranno la finalissima nel doppio femminile di badminton con le danesi Pedersen-Rytter Juhl, senza dimenticare la campionessa del mondo in carica di taekwondo Mayu Hamada. Un Giappone che, con ogni probabilità, concluderà l’Olimpiade con 10-12 ori.
Percentuale di concludere davanti all’Italia: 70%
COREA DEL SUD
Sono dietro all’Italia di 2 ori ed anche in questo caso gli argenti non sono un problema. Possono raccogliere tanto, però, da taekwondo e golf femminile. Probabilmente anche 3 ori. Una nazionale che concluderà tra 8 e 9 allori del metallo più pregiato. Quindi su cui fare la corsa.
Percentuale di concludere davanti all’Italia: 50%
UNGHERIA
I magiari si trovano nella medesima situazione della Corea del Sud, con un solo bronzo in meno. Si giocheranno quasi tutto nella canoa velocità, dove un paio di ori sono probabili. Attenzione poi a pentathlon e lancio del martello con Krisztian Pars. La pallanuoto femminile è in semifinale con gli Usa, ma dovrà sovvertire il pronostico. Attenzione comunque all’Ungheria: può chiudere anche a 9 ori.
Percentuale di concludere davanti all’Italia: 50%
GIAMAICA
Dall’atletica possono arrivare altri 5 ori, ma deve girare tutto bene. La sensazione è che quota 8 possa essere il massimo possibile per i caraibici.
Percentuale di concludere davanti all’Italia: 10%
BRASILE
Appena 3 ori sinora per i padroni di casa, che adesso punteranno alla doppietta nel beach volley, oltre ai titoli nel calcio e nel volley maschile. Possibile qualche altra sorpresa in stile Thiago Braz da Silva nel salto con l’asta, ma è difficile che i verde-oro possano andare oltre quota 8 titoli.
Percentuale di concludere davanti all’Italia: 15%
Riassumendo: considerando Olanda, Francia e Giappone fuori porta (almeno sulla carta), l’Italia dovrà lottare con Australia, Corea del Sud, Ungheria e Brasile per restare nella top10, mettendosi alle spalle tre di queste nazioni.
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