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Editoriali

Olimpiadi Rio 2016, Italia da impazzire! E’ seconda nel medagliere, stessi podi degli Usa!

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Se è un sogno, non svegliateci. L’Italia attualmente è seconda nel medagliere delle Olimpiadi di Rio 2016 con 2 ori, 3 argenti e 2 bronzi. Un bottino bellissimo, proveniente da cinque discipline diverse (2 judo, 2 scherma, 1 tuffi, 1 ciclismo, 1 nuoto), ennesima conferma dell’eterno e proverbiale eclettismo del Bel Paese. Solo l’Australia ci precede grazie al numero maggiore di ori (3-2), ma l’Italia è la nazione ad aver conquistato più podi in assoluto finora insieme a Stati Uniti e Giappone, ben 7! Gli azzurri sono addirittura davanti alla superpotenza Cina, ferma a 6.

Le ombre della prima giornata sono state definitivamente spazzate via. Sono arrivati podi e medaglie da parte di atleti giovani, simboli di una nuova generazione vincente, ma anche la consacrazione olimpica e meritata per Tania Cagnotto e Francesca Dallapé.

Il judo si conferma sport da Olimpiadi per l’Italia. Dal 1992, infatti, arriva sempre almeno una medaglia da questo sport, in totale controtendenza rispetto ai Mondiali, dove l’ultimo alloro azzurro risale al 2011 (bronzo di Elio Verde). Insomma, quando conta di più, i nostri judoka sanno esaltarsi. E attenzione, Rio potrebbe rappresentare l’inizio di un ciclo. Fabio Basile e Odette Giuffrida sono entrambi classe 1994 e, insieme a loro, sta crescendo una squadra di grande avvenire di cui fanno parte anche Elios Manzi, Antonio Esposito e Maria Centracchio. Chissà che i trionfi brasiliani non abbiano spianato la strada ad una nuova epoca d’oro del judo tricolore.

Che dire poi della ‘Grande Madre Scherma’. E’ la nostra disciplina regina, non ci tradisce mai. Due giornate di gara e due medaglie, un oro e un argento. Se Rossella Fiamingo aveva sprecato la grande occasione di salire sul trono dell’Olimpo, non ha fallito invece Daniele Garozzo, altro giovane (classe 1992) di una scuola che non smette di produrre fuoriclasse a raffica. Questa affermazione potrebbe caricare anche il fratello Enrico, tra i favoriti nella spada.

Bellissimo anche il bronzo di Elisa Longo Borghini. Un risultato ottenuto con caparbietà, sapendo gestire i momenti di difficoltà e riuscendo ad agguantare un traguardo che, per come si era messa la corsa, sembrava perso. Un premio meritato per una delle migliori atlete azzurre per le gare di un giorno degli ultimi anni, peraltro altra giovane (24 anni) che in bacheca vantava già il bronzo ai Mondiali 2012.

E poi la grande Tania Cagnotto. Dopo aver dominato l’Europa per oltre un decennio e conquistato anche il mondo nel 2015 dal metro, oggi è arrivata la consacrazione olimpica attesa da una vita. Un argento stupendo, agguantato con la compagna di sempre Francesca Dallapé. Ora la carriera della bolzanina può considerarsi davvero completa ed appagante, ma potrebbe non essere finita qui: Tania andrà a caccia di una medaglia anche nella prova individuale.

Il sole è ormai tramontato a Rio de Janiero. L’Italia si addormenta al secondo posto del medagliere e, sotto sotto, gonfia il petto e si sente grande.

federico.militello@oasport.it

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