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Nuoto, Olimpiadi Rio 2016: Luca Dotto, certezza o ennesima delusione?

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Da domani i grandi califfi dei 100 stile libero maschili entreranno in vasca per le prime batterie a Cinque Cerchi nell’Olympic Aquatics Stadium di Rio de Janeiro. Tanti i protagonisti attesi: da Cameron McEvoy a Nathan Adrian, da Vladimir Morozov a Jeremy Stravius. In un contesto così qualitativo, che speranze ha Luca Dotto per mettersi in evidenza e puntare, come traguardo minimo, alla finale e poi…?

Se guardassimo essenzialmente ai tempi di accredito annuali, Dotto sarebbe in terza piazza, in co-abitazione col francese Stravius, grazie al crono nuotato a Riccione di 47″96, alle spalle di McEvoy (47″04) ed Adrian (47″72). L’azzurro in questo 2016 sembra essere cresciuto non solo dal punto di vista tecnico ma anche mentale, come confermato dal successo agli Europei di Londra, primo nella sua carriera. Una nuotata fluida e continua, improntata sulla acquaticità piuttosto che sulla potenza. E’ su questo equilibrio raggiunto che Luca vuol mettersi in discussione.

Vero è che qualche riserva rimane relativa al contesto olimpico, del tutto diverso da una rassegna continentale e mondiale, dove il livello di competizione si fa spietato. In tal senso, già dal mattino sapremo in che modo il nuotatore italiano gestirà la pressione, forse il suo vero grande limite. Il primo assaggio nella 4×100 stile libero eliminata in batteria non è stato un bel segnale: prima frazione da 48″51 con seconda vasca poco incisiva. Nelle eliminatorie, dunque, avremo altri elementi di analisi, sperando che Dotto non sia affetto, come molti altri nuotatori italiani, dall’allergia prestazionale ai Giochi.

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

Foto: pagina FB Luca Dotto

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